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Dopo il ko contro l’Inter il Napoli cerca il riscatto in Europa League con gli azzurri  impegnati domani alle ore 16.30 sul campo dello Spartak Mosca. Insieme a Luciano Spalletti, a presentare la trasferta in Russia, è il difensore Juan Jesus, che ha risposto alle domande dei cronisti in conferenza stampa.

La sconfitta di San Siro: “Prima di rispondere voglio mandare un abbraccio a Victor (Osimhen, ndr) che è stato operato in queste ore. Dopo la sconfitta contro l’Inter sappiamo dove dobbiamo migliorare. Negli ultimi venti minuti abbiamo dimostrato come dobbiamo giocare, che è quello che siamo noi”.

Temperature rigide in Russia potranno incidere? “No, dopo il riscaldamento non incide niente. Quello che conta è come ci mettiamo in campo e come giochiamo”. Partita decisiva? “Domani possiamo e dobbiamo vincere, così siamo tranquilli per il passaggio del turno e possiamo concentrarci per il campionato”.

Dove si trovano le forze in questo momento difficile? “Siamo un gruppo completo, abbiamo dei bravi giocatori. Ovviamente abbiamo delle assenze ma abbiamo anche i cambi. Abbiamo preparato bene la gara, chi indossa la maglia del Napoli deve dare il 100% anche nelle difficoltà”.

A San Siro avete subito tre reti, ma restate la difesa migliore del campionato: “L’Inter è una grande squadra, non possiamo parlare di errori difensivi. I centrali stanno facendo bene, ma è tutta la squadra che lavora alla fase difensiva. Non possiamo dare merito solo alla difesa per essere la meno battuta del campionato”. Come procede l’intesa con i compagni di reparto? “Sempre bene, sono tranquillo e pronto ad aiutare la squadra se il mister dovesse mandarmi in campo. Siamo tutti pronti per giocare”.

Che vuol dire poter contare su un tecnico come Spalletti? “Il mister lo conosco da tanto, lui e il suo staff ci aiuta a migliorare sempre di più non solo sul campo ma anche nel carattere e nella vita. È il nostro dodicesimo giocatore”.

Le parole di Spalletti

Insigne: “Lorenzo non verrà con noi“. Infortunio Osimhen: “Spero di avere di nuovo a disposizione Osimhen per la partita contro il Milan del 19 dicembre. I medici mi hanno detto che non è un intervento che vieterà di riaverlo tra 3-4 partite”.

Come sta vivendo le brutte notizie delle ultime 48 ore? “Le difficoltà aiutano le persone normali a diventare persone stupende o avere un destino straordinario. Mi aspettavo questi primi colpi di difficoltà, sapevamo che non poteva andare tutto bene, che ci sarebbero stati momenti in cui qualche calciatore non era a disposizione. Il fatto di avere una rosa di questo livello, soprattutto nel reparto offensivo, era proprio per superare queste situazioni. Ci faremo carico di queste assenze e andremo a sopperire alla mancanza di questi grandi calciatori”.

Con l’Inter ha detto che è mancato coraggio? “No, mi riferivo ad un momento della gara. Noi la gara l’abbiamo fatta, abbiamo trovato una squadra forte da tutte le parti che con Inzaghi ha continuato a sviluppare il lavoro fatto precedentemente. Siamo stati nella gara, abbiamo perso un pochino il controllo nella fase centrale ma c’è stata una grande reazione. Dopo il 3-1 qualsiasi squadra avrebbe abbassato la guardia, noi invece abbiamo avuto la vampata di recuperarla e se si guarda l’ultima parte di gara forse l’avremmo pure meritato. In una fase della gara mi sarei aspettato qualche scelta meno comoda dai miei, perchè abbiamo il talento di fare certe giocate anche folli, invece ci siamo accontentati di buttare il pallone fuori quando lo si poteva giocare. Passa tutto da come tu gestisci la gara e comandi la gara. Nella fase centrale mi sono piaciuti poco, nel finale però non solo non li abbiamo fatti ripartire ma ci siamo pure creati la possibilità per pareggiare”.

Pigrizia a San Siro dopo il gol di Zielinski: “Sono anch’io curioso che reazione avremo in base alla partita che abbiamo fatto. Ne abbiamo parlato, anche se brevemente perchè ci sono solo due giorni e non puoi fare delle lunghe riunioni. Quando loro hanno tentato l’assalto dopo il nostro vantaggio la squadra doveva avere più convinzione, a noi preferisce essere attaccati perchè poi troviamo gli spazi. La differenza la fa quando sei feroce per andarla a prendere e quanto sei qualitativo quando vengono a prenderti. Abbiamo soltanto sbagliato ad accontentarci a rompere l’azione senza farla diventare una ripartenza, poi non siamo stati fortunati negli episodi. Abbiamo difficoltà che farebbero abbassare lo sguardo a chiunque e invece loro stamattina sono venuti e hanno fatto un grandissimo allenamento. Diventano quelle le soluzioni al momento che abbiamo attraversato, anche perchè il bilancio totale è super positivo. Bisogna reagire a quelli che vogliono farla diventare qualcosa di più grande di una sconfitta, ma è una per ora”.

Qual è la differenza tra il calcio russo e quello europeo? “C’è sempre da imparare dal calcio europeo. Ci sono vari livelli di squadre in Russia, ma se prendiamo le squadre del primo livello sono sicuramente al livello del nostro calcio”.

Volete chiudere discorso qualificazione a Mosca? Quanto può essere importante Mertens con l’assenza di Osimhen? “Noi non vogliamo portarla oltre questa qualificazione e vogliamo chiuderla qui. Mertens fa parte dei calciatori importanti di cui ho a disposizione, ci ha messo di più per l’operazione subita. Verranno fatte valutazioni su di lui in relazione al doppio impegno settimanale”.