Una strada trasformata in “discoteca, musica dal vivo con cantanti neomelodici, feste con fuochi d’artificio e balli tutte le sere”. E inoltre “musica ad altissimo volume fino a tarda notte”. Lo denuncia una lettera, scritta da una cittadina dei Quartieri Spagnoli, residente in vico Lungo Gelso. L’ha letta in aula il consigliere comunale Gennaro Esposito, due giorni fa, dopo aver verificato l’identità del mittente.
La lettera esordisce con una nota personale. La donna racconta che lei e il marito, l’inverno scorso, “purtroppo siamo stati costretti a separarci” dai due figli. Li hanno mandati “presso i nonni, su consiglio del nostro medico”. Una decisione sofferta, adottata “perché le condizioni ambientali di vico lungo Gelso erano non più sopportabili”. Senza giri di parole, la cittadina sostiene: “Non riusciamo più a vivere”, dove i locali pubblici si sarebbero “impossessati dell’intero tratto di strada”. La donna sostiene di aver inviato “centinaia di esposti” a polizia municipale e prefettura di Napoli. “Senza che nulla è cambiato” aggiunge.
Dopo aver ricevuto la lettera, Esposito ha effettuato un soprallugo in vico Lungo Gelso. “Le cose che dice questa cittadina le ho riscontrate tutte” spiega il consigliere, anche presidente del Comitato Vivibilità Cittadina. Per questo, Esposito chiede all’amministrazione un intervento sul posto. In particolare, “un controllo serrato sulle dichiarazioni per aprire le attività commerciali”, trasmesse al Suap del Comune di Napoli. In caso di irregolarità riscontrate nei documenti, “un invio degli atti alla procura di Napoli”. A detta del consigliere, una stretta servirebbe a “prevenire quello che succede di notte”.