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Il Napoli dovrà rimborsare gli abbonati che lo scorso anno sottoscrivendo la tessera hanno pagato più di quanto avrebbero versato acquistando i singoli biglietti di tutte le partite. Il caso sembra infatti giunto al termine dopo che tanti sostenitori che avevano lamentato l’inserimento, da parte del club azzurro, di una clausola all’interno del contratto di sottoscrizione dell’abbonamento che “minacciava” la sospensione dello stesso nel caso in cui il sottoscrittore avesse avuto l’idea di adire le vie legali. 

Il tribunale di Napoli ieri ha dichiarato nulla proprio quella clausola condannando il Napoli al risarcimento dei danni e al pagamento delle spese processuali. Il club, dunque, non solo non potrà mai più inserire tale clausola all’interno dei propri contratti di abbonamento, ma dovrà rimborsare il “surplus” agli abbonati che ne faranno richiesta a cui spetta il diritto di esigere 535 euro per il settore Tribuna Posillipo, 270 euro per i distinti e circa 100 euro per la Nisida. Per la società di De Laurentiis si chiude dunque nel peggiore dei modi una scomoda vicenda che causa – oltre a una noia economica – anche un notevole danno di immagine a un club che punta ai vertici del calcio europeo.