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“Il Torino ha una storia di squadra tosta, che dà battaglia e con Juric ancora di più. Sa fare il suo lavoro, sa applicare il suo credo. Ma noi sappiamo quello che si aspetta il nostro pubblico e vogliamo dare tutto”.

Lo ha detto il tecnico del Napoli Luciano Spalletti nella conferenza stampa alla vigilia del match contro il Torino. “Non c’ero in quella partita contro il Verona – ha detto ricordando l’1-1 dell’ultimo match della scorsa stagione che ha fatto perdere il posto in Champions League al Napoli – ma ne ho dovuto parlare per dire ai ragazzi che bisognava farla finita. Domani non giochiamo contro Juric ma contro una squadra che ad esempio è quella che recupera più palloni nella metà campo dell’avversario quindi bisogna vincere i contrasti. Noi ci arriviamo felici dei risultati fatti finora, siamo a nostro agio in questa posizione ma sappiamo che ci aspettano momenti difficili, la Coppa d’Africa, ancora tanta strada da fare. Uno dei maggiori dirigenti italiani, Marotta, ha detto che ci sono squadre di una tradizione e mentalità vincente che lo preoccupano più del Napoli, lo dico anche io sapendo che ci sono difficoltà reali nel corso della stagione. Noi dobbiamo continuare a mettere le qualità e l’ambizione della città che sa guardare al futuro”. Parlando dei singoli, Spalletti ha eluso polemiche sulla staffetta Meret-Ospina: “Dicendo che Meret gioca perché Ospina arriva in ritardo vi sembra un complimento a Meret? Se lui gioca è perché è del livello di Ospina. Non sono tormentoni come per voi giornalisti, per me sono valutazioni e scelte. In fondo Ospina stavolta è tornato prima e ha preso 10 sui giornali in Sudamerica, quindi è in grande forma”. Su Mertens, il tecnico azzurro ha spiegato che “si è messo definitivamente alle spalle quel periodo e fa parte a pieno titolo dei 16 titolari per partita. Il ruolo? A Firenze vincevamo e l’ho inserito alle spalle della prima punta, perché tiene più distanti gli avversari dando loro paura”.