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Napoli – Napoli ricorda Ugo Russo. Il 15enne rimasto ucciso mentre tentava una rapina nei confronti di un carabiniere in borghese. Oggi i centri sociali napoletani hanno così organizzato un presidio nella centralissima via Toledo per chiedere verità e giustizia.

L’omicidio, consumatosi nella notte tra il 28 ed il 29 febbraio, ha scosso tutta la comunità cittadina napoletana. Da una parte un giovane carabiniere, 23enne, a cui hanno tentato una rapina, dall’altra la vita spezzata di un giovanissimo ragazzo scomparso troppo presto.

Quello che rivendicano oggi gli organizzatori del sit-in, in special modo, è il mancato lavoro delle istituzioni nei quartieri della città definiti a rischio. Come i Quartieri Spagnoli dove viveva il 15enne napoletano.
In Italia – spiegano i responsabili del centro sociale Mezzocannone Occupato, chiedendo di far luce sui fatti di quella notte – non esiste la pena di morte, eppure a Napoli nascere in un quartiere piuttosto che in un altro può significare pagare con la vita”.