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Napoli – Corde ai polsi per denunciare il “muro contro muro” che blocca da quasi due mesi la firma della convenzione tra Regione e Anpal servizi. E’ l’ultima protesta dei 471 navigator della Campania protagonisti, loro malgrado, di un’estate di protesta davanti alla sede regionale di via Santa Lucia.

Dopo lo sciopero della fame, i cortesi in strada e le parole del difensore civico della Campania che ha lanciato un vero e proprio ultimatum al Governatore Vincenzo De Luca, una delegazione dei navigator questa mattina si è simbolicamente legata sotto il palazzo della Regione Campania contro l’indifferenza, il menefreghismo e la cecità politica e istituzionale. Ancora nessuna risposta è infatti arrivata dai canali istituzionali in merito al contratto a tempo determinato valevole fino al 30 aprile 2021 conquistato vincendo un concorso pubblico. 

“Le motivazioni del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, contro la nostra contrattualizzazione non trovano più fondamento, in quanto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, in vigore da oggi, il Decreto legge che prevede la stabilizzazione dei precari Anpal” si legge in una nota dei Navigator che chiedono “l’immediato intervento del nuovo Esecutivo affinché con un atto concreto sblocchi la situazione paradossale che si è creata garantendo l’immediata contrattualizzazione dei Navigator”. Poi l’appello al nuovo Governo e al premier Giuseppe Conte che “ha il dovere di restituire ai Navigator la dignità di un lavoro conquistato vincendo una selezione pubblica. Nell’augurare buon lavoro alla neo Ministra, Nunzia Catalfo, madrina della Legge istitutiva del Reddito di Cittadinanza, si auspica che intervenga tempestivamente per porre fine a questa bagarre politica che si consuma sulle vite di 471 cittadini della Repubblica. Ci appelliamo altresì, al neo Ministro per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, al Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, e al Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, di intervenire affinché una Regione del Sud riemerga da questo pantano istituzionale”.