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Napoli – Le organizzazioni sindacali del 118sono costrette a constatare che, nonostante le azioni messe in campo allo scopo di addivenire ad una positiva composizione della vicenda della retribuzione dei medici convenzionati di emergenza territoriale, allo stato nulla è cambiato e anzi alcune aziende oltre al taglio della retribuzione già posto in essere, minacciano contemporanee azioni di recupero fino ad 1/5 dello stipendio”. Lo afferma una lettera di sedici segreterie sindacali della Campania, tutte le maggiori, che comunica al prefetto di Napoli e per conoscenza al governatore che tiene la delega alla sanità Vincenzo De Luca, il fallimento della procedura di ‘raffreddamento’ nella vertenza per il recupero imposto delle somme accessorie percepite dai medici del 118 negli ultimi anni. Recupero che nella maggior parte dei casi di aggira tra i 90 e i 110.000 euro. Il flop della procedura conferma di fatto lo sciopero del 118 del 26 marzo.
Vi è stato un incontro – scrivono – tra il Capo di Gabinetto della Regione Borgo, del quale abbiamo apprezzato l’impegno promesso di una interlocuzione qualificata con la Procura Generale della Corte dei Conti, ma tuttavia tale impegno è stato giudicato tardivo soprattutto in considerazione del fatto che non è stata proposta una scadenza temporale definita, le decurtazioni contribuiscono a rendere insostenibile lo sforzo dei medici di emergenza territoriale già profondamente provati dalla necessità di essere in prima linea per la pandemia in atto. Non secondario appare il fatto che la retribuzione totale offerta a questi medici in Campania è nettamente al di sotto delle altre Regioni, fatto questo che ha determinato il progressivo depauperamento del Servizio di Emergenza Territoriale che è passato dalle 1411 unità previste dalla delibera di GR 1570 del 2004 alle 500 unità complessive di oggi”.
Preso atto – conclude la missiva – del fallimento della procedura di raffreddamento comunicata dalle Prefettura il 18/02/2021, consci del fatto che eventuali omissioni che si dovessero dimostrare, non sono certo imputabili a questi professionisti, che hanno prestato la loro opera a fronte di un corrispettivo economico promesso dalle Istituzioni e che in questo momento sono gli unici a pagare per colpe non proprie, le scriventi OOSS si vedono costrette ad elevare il livello della protesta e a dichiarare lo sciopero dei medici del Servizio di Emergenza Territoriale che si terrà nel giorno 26 maro 2021 con presidio da tenersi presso la sede della Regione in via Santa Lucia”.