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Napoli – Una vera e propria bufera si abbatte sulla Lega in Campania, ma anche a livello nazionale. L’ex parlamentare Vincenzo Nespoli, uomo forte del Carroccio, è stato condannato a 8 anni di reclusione per riciclaggio e bancarotta fraudolenta. Nespoli è l’uomo che in questi ultimi mesi ha via via scalzato tutti gli altri riferimenti locali di Matteo Salvini.

Nespoli è legato a doppio filo a Pina Castiello, deputato leghista. “L’accusa di voto di scambio”, scrive il sito giustizianews24.it, “che aveva gettato ombre sulla sua candidatura in Parlamento nelle elezioni del 2001 e del 2006, è caduta. Ma le accuse di riciclaggio e bancarotta fraudolenta della Sean Immobiliare spa (per 10 milioni di euro) sono rimaste in piedi. Vincenzo Nespoli, ex senatore ed ex sindaco di Afragola, nonché ‘uomo macchina’ della Lega in Campania (non ha cariche ufficiali proprio per via di questo procedimento), è stato condannato a otto anni di reclusione dai giudici della terza sezione penale del Tribunale di Napoli (collegio A, presidente Amelia Primavera) all’esito di un dibattimento che si è trascinato per anni”.

I giudici hanno, inoltre”, continua il sito, informatissimo sulla giudiziaria, “disposto la confisca diretta di beni per un importo di un milione e 700mila euro. Condannato anche il commercialista Maurizio Matacena, pure lui su posizioni della Lega dopo avere fatto parte del disciolto Pdl. Matacena è stato riconosciuto colpevole di riciclaggio in concorso con Vincenzo Nespoli perché i due avrebbe proceduto a spostare da un conto corrente all’altro la somma di 300mila euro, denaro ritenuto provento di azioni delittuose. Disposto, infine, il non luogo a procedere per altri imputati”.

La condanna di Nespoli costituisce una bella grana per il coordinatore regionale, della Lega in Campania, Nicola Molteni, e per lo stesso Salvini.