Tempo di lettura: 2 minuti
“Non uscite di casa”, “vi scuoio vivi”. E poi altre gravi minacce, anche nei confronti dei figli: sono state prese di mira sui social con dei video offensivi, ogni giorno, per ben quattro mesi, le vittime di due noti influencer con migliaia di followers. Nei loro confronti la procura di Napoli Nord, con il pm Paolo Martinelli, ha chiesto e ottenuto dal Gip una misura cautelare in carcere: uno dei due indagati è stato preso, l’altro risulta irreperibile.
Gli accertamenti sono scattati dopo le denunce presentate da un uomo e da una donna, che non si conoscono, entrambi residenti in Campania e finiti al centro di un asfissiante cyberstalking che ha reso loro la vita impossibile al punto che una delle due vittime avrebbe manifestato anche intensi suicidi. La prima vittima è stata presa di mira perché ritenuto l’autore di una violenza sessuale, rivelatasi non vera, la seconda invece per aver fatto dichiarazioni all’avvocato giudicate false dallo stalker. Da quel momento è iniziato un vero e proprio tormento social per i due, con video e live della durata di ore e ore, di notte e di giorno, infarciti di offese e minacce gravissime.
C’è un dato di questa triste vicenda che merita di essere messo in risalto“, dice l’avvocato Arnaldo Bernini, legale delle due vittime, “e cioè che l’inchiesta sancisce che il mondo virtuale è in realtà un mondo materiale capace di produrre effetti nefasti sulla vita delle persone”.
La Procura di Napoli Nord ha ottenuto la chiusura di diversi profili social riconducibili agli indagati. Dopo la notifica della misura cautelare a uno dei due influencer, l’altro risultato irreperibile ha pubblicato un video con il quale si congedava dai suoi follower sostenendo che “la giustizia in Italia non funziona… è come un cancro… gli innocenti stanno in carcere e i colpevoli a piede libero”.