- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Non si placano le polemiche dopo la morte di Grazia Resicato, la donna di 80 anni deceduta sabato scorso all‘ospedale Cardarelli a causa di un infarto prima e un ictus poi. Il giorno prima – secondo quanto reso noto dal suo legale, l’avvocato Angelo Pisani – aveva ricevuto una diffida a lasciare la casa popolare in via Posillipo da parte del Comune di Napoli. 

“Un esposto – spiega Pisanisarà presentato alla Procura per valutare eventuali profili di colpevolezza da parte delle persone che, pur sapendo che gli sfratti sono sospesi per legge, non hanno correttamente svolto le procedure di sfratto per violazione del contraddittorio e, conoscendo le gravi condizioni di salute degli inquilini, hanno continuato con minacce e provvedimenti assurdi, illegittimi e temerari oltre che disumani e lesivi della dignità delle vittime”. 

“Il comune di Napoli – aggiunge il legale della famiglia dell’80enne – fa marcia indietro e finge di non aver attivato la violenta azione messa in atto contro la signora Grazia morta di crepacuore e contro un’altra malcapitata famiglia del palazzo. Sono illeggibili le fuorvianti dichiarazioni e vergognose le lacrime di coccodrillo dei responsabili del Comune dopo la tragedia causata da tanta mala burocrazia. Anche l’assessore Buonanno – chiosa Pisanisapeva tutto, le ho telefonato io personalmente per scongiurare quanto poi accaduto ma nel mese di giugno hanno continuato nella violenta e disumana procedura di sfratto contro persone malate ed indifese. Ora speriamo nella giustizia e nella severa condanna dei responsabili di tanto dolore”.