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Napoli – Università, è scontro totale sull’asse Napoli-Pisa. «La Scuola Normale è salva. Rimane la Scuola Superiore Normale, al sud non verrà istituita nessuna sede secondaria, l’università rimane unica e nella nostra città. Una battaglia vera per Pisa, la dimostrazione che quando le amministrazioni locali, insieme ai deputati eletti, lavorano per il territorio i risultati arrivano. Io credo che si debba tornare indietro di 40 anni per trovare risultati eccellenti come quello di oggi. Noi l’abbiamo fatto per il territorio e la nostra città che amiamo tantissimo». Così il sindaco leghista di Pisa, Michele Conti, nel corso di un videomessaggio insieme al deputato della Lega Edoardo Ziello, dopo l’incontro di questa mattina a Roma al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Una vicenda intricata, che ha avuto ripercussioni non soltanto in ambito politico comunale, ma anche all’interno dell’ateneo toscano. Una mozione di sfiducia per il direttore della Normale, Vincenzo Barone, è stata infatti presentata sempre oggi in Senato accademico dalla componente studentesca e sarà votata nella prossima riunione del parlamentino normalista fissata a gennaio. La mozione è la conseguenza della vicenda della “gemmazione”, ovvero dell’ipotesi di una Scuola Normale al Sud, presso l’università Federico II di Napoli. È quanto si apprende da fonti interne alla Normale, dopo la riunione di stamani del Senato Accademico. La sfiducia diventerà esecutiva, secondo lo statuto, se sarà votata dai due terzi degli aventi diritto del Senato accademico. I rumors interni alla Scuola, tuttavia, danno per «più che probabile il voto a favore della mozione da parte della maggioranza semplice degli aventi diritto, resta da vedere se Barone deciderà di andare fino in fondo o di dimettersi prima». La “gestione” del possibile sdoppiamento non è insomma andata giù alla Normale, causando parecchi malumori anche tra i docenti che hanno aspramente criticato Barone per la «mancata trasparenza sull’operazione e perché non c’e’ stata alcuna condivisione del progetto con il corpo docente».

La reazione del sindaco Conti non è però piaciuta al governatore campano Vincenzo De Luca, che in serata ribatte: «Se il sindaco di Pisa non è d’accordo gli manderemo una guantiera di struffoli a Natale per addolcirgli la pillola». Così Vincenzo De Luca risponde al primo cittadino toscano Michele Conti che si era detto contrario all’apertura di una sede della Normale di Pisa a Napoli. «Sbaglia – gli risponde il presidente della Regione – perché la Normale è un istituto di eccellenza mondiale e qui in Campania abbiamo un sistema universitario che ha una grande storia alle spalle. Dallo scambio di queste esperienze credo che possa venire un risultato in termini di ricerca utile per l’Italia, non per Pisa o per Napoli. Grazie ad alcune esperienze come quella del polo di San Giovanni a Teduccio della Federico II ci si stiamo muovendo sempre più in direzione dell’eccellenza, della cultura, della grande storia e sempre meno nella direzione delle imbecillità, delle stese e del pulcinellismo», conclude il numero uno di Palazzo Santa Lucia.