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Napoli –  La tensione resta altissima in casa Napoli. Ieri la società ha annunciato il silenzio stampa e provvedimenti per i calciatori che martedì sera hanno disertato il ritiro al termine del match pareggiato 1-1 contro il Salisburgo. Il pullman degli azzurri che dopo il pari del San Paolo doveva riportare indietro la squadra a Castel Volturno, in ritiro, è ripartito vuoto. Quello dei giocatori è stato dunque un vero e proprio ammutinamento.

La vicenda con il passare delle ore si sta arricchendo di nuovi particolari. La rivolta, infatti, sarebbe partita da un duro scontro tra alcuni calciatori e il vice presidente. Edo De Laurentiis, sarebbe entrato nello spogliatoio dopo la partita per comunicare ai giocatori la prosecuzione del ritiro, provocando l’ira e la rivolta di Insigne e Allan su tutti. Il centrocampista brasiliano, anche prima del capitano azzurro, avrebbe affrontato a muso duro il figlio del patron: “I tuoi soldi mettiteli nel c…”. Una discussione accesa nata però da una scritta sulla lavagna di De Laurentiis Jr: “siete una chiavica”, prontamente cancellata da un magazziniere. Ma Allan e altri giocatori avrebbero letto la lavagnetta e raccontato quanto accaduto ai compagni. Qui sarebbe nata una discussione sulla scelta di andare in ritiro con il vice presidente che avrebbe invitato la squadra a cacciare fuori gli attributi e a salire sul pullman diretto a Castel Volturno. A quel punto il centrocampista avrebbe dato uno schiaffo a Edo De Laurentiis. A placare gli animi ci ha pensato proprio Lorenzo Insigne: “Noi torniamo a casa nostra, dillo pure a tuo padre. Ci vediamo domani a Castel Volturno”.

Così ha deciso la squadra, nonostante il tentativo di mediazione di Ancelotti, che si era detto a sua volta molto contrario al ritiro punitivo ordinato da De Laurentiis. Il tecnico alla fine è stato l’unico a dormire comunque nella sede di Castel Volturno. Il Napoli è dunque sull’orlo di una “guerra civile” sportiva, quasi senza precedenti. Ora bisogna trovare una via d’uscita, prima che sia troppo tardi.