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Napoli – Fotografo al seguito, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris gira per la città. Mascherina sul volto eccolo mentre alza il pollice all’insù ai vigili urbani in una deserta via Toledo. Vai subito con lo scatto. Altro pollice, stavolta agli operatori dell’Asia, e di nuovo foto. “Stamattina ho fatto un giro in molti quartieri per verificare il rispetto delle disposizioni a tutela della salute pubblica” scrive postando le foto sulla sua pagina Facebook. Ora de Magistris gioca a fare lo sceriffo. E non solo perché decide di scendere in strada a ‘controllare’. Tenta di ritagliarsi uno spazio politico, mentre il Governatore Vincenzo De Luca domina prepotentemente la scena. “Il sindaco dov’ è?” lo criticano anche sui social. I suoi video di certo non sono pop come quelli del collega di Palazzo Santa Lucia. Sceglie così di calarsi nel ruolo dello sceriffo buono che alza pollici, riconosce gli sforzi e incoraggia la città come un buon allenatore. “I napoletani si stanno comportando molto bene. Persone in fila, presso negozi e supermercati, rispettando il metro di distanza”. Tornando verso Palazzo San Giacomo, come racconta lui stesso, ringrazia le donne e gli uomini della polizia municipale “per il loro lavoro egregio”, i lavoratori Asìa “che stanno facendo un grande lavoro, la città è complessivamente pulita”, così come gli operatori che stanno sanificando la città “su nostra disposizione”, ci tiene a sottolineare. Pollice in giù invece per il presidente della Regione Campania. Ovviamente per lui parte l’affondo. “L’esercito c’è già – dice riferendosi alla richiesta di De Luca al Governo – e sta facendo un lavoro importante insieme alle forze dell’ordine. Ora va evitato il terrorismo psicologico perché non aiuta. La preoccupazione principale non è usare il mitragliatore contro chi va a fare la spesa, ma è fare presto ad aumentare i posti in terapia intensiva”. “Chi ha responsabilità della salute pubblica a livello nazionale e regionale – continua – invece di fare proclami, pensasse a fare presto ad allestire posti letto. In questi anni hanno smantellato la sanità pubblica riducendoli di due terzi e adesso si devono fare ordinanze per portare posti letto e medici”. Sceriffo cattivo con i cattivi e buono con i buoni, de Magistris insomma torna a fare il sindaco di strada, come quei giorni in cui non poteva esercitare la sua funzione. Con la differenza che ora in realtà ‘i poteri’ ce li ha e in strada, in più, non c’è quasi nessuno.