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Napoli – “In alcuni casi è un mondo parassitario e clientelare“. Così definisce la sanità campana il consigliere dei Verdi e componente della Commissione sanità, Francesco Emilio Borrelli all’indomani dell’occupazione da parte di alcune sigle sindacali dei locali dell’Asl Napoli 1 per ribadire il proprio no al reclutamento del personale dell’Ospedale del Mare dalla graduatoria del Ruggi di Salerno. Il manager Mario Forlenza è intenzionato ad attingere alla graduatoria del nosocomio salernitano per l’assunzione di 50 operatori socio-sanitari e 83 infermieri.

Lo stesso governatore della Campania Vincenzo De Luca è intervenuto chiedendo al Prefetto Carmela Pagano di far liberare l’edificio.  “Continueremo – ha dichiarato De Luca – nella battaglia per la trasparenza e la legalità nella quale siamo impegnati all’Asl Napoli 1“.

Noi di Anteprima24 abbiamo deciso di andare più a fondo e cercare di capire se questa manifestazione di dissenso potrebbe celare qualcos’altro.

Francesco, dopo un tira e molla di giorni,  sindacai ieri hanno occupato la direzione generale dell’Asl Napoli 1 e sono andati via solo dopo aver ottenuto un incontro con il Prefetto. Perché?

Il nocciolo della questione è l’Ospedale del Mare e le sue assunzioni. Si contesta il reclutamento del personale dalla graduatoria del Ruggi di Salerno. Questa la motivazione ufficiale. Ovviamente detta così è più che corretta ma dietro c’è un’altra guerra: la battaglia che che da tempo conducono i sindacati per far assumere a tempo indeterminato gli interinali cioè le società che da oltre 10 anni hanno preso il sopravvento nella sanità campana per quanto riguarda le assunzioni a tempo indeterminato. Infatti, secondo un’inchiesta fatta dai Verdi, al vaglio della Procura della Repubblica di Napoli  e di Santa Maria Capua Vetere, nel 71% dei casi sarebbero stati assunti solo parenti o raccomandati dei sindacati e del personale degli ospedali stessi. In poche parole un sistema per assumere senza concorso tutto un mondo di familiari“.

C’è altro?

La seconda cosa in campo è la questione dell’ospedale del Mare che politicamente molti non vorrebbero far aprire. Con l’apertura del nosocomio di Ponticelli, oggi attivo solo al 35%, gli ospedali cittadini avrebbero meno flusso di persone, meno “clienti” e quindi meno potere. Il mio obiettivo è quello di trovare una soluzione e fare il bene dei pazienti. Mi domando, però, come mai non sia stata occupata la sede della asl Napoli 1 quando hanno arrestato il direttore? O quando è stato scoperto che la metà del personale del Loreto Mare timbrava il cartellino ma non andava a lavorare? Quella cosa nessuno l’ha ritenuta grave. Perché questa protesta viene fatta solo ora e non negli ultimi 10 anni?  perché non è stato occupato nulla quando l’ospedale di Caserta fu commissariato per camorra? Perché?.

Quali sono le criticità principali della sanità campana?

Il fatto che sia commissariata da circa 10 anni e il depauperamento della professionalità. Secondo me bisogna avere il coraggio di valorizzare in modo meritocratico i bravi e cacciare a pedate i personaggi che hanno abbassato gli standard qualitativi, che non lavorano che, come per i furbetti del cartellino del Loreto Mare, se ne fregano della sanità“.

Quanto incidono gli scandali giudiziari nella sanità campana?

Tantissimo. In alcuni casi lo scandalo giudiziario ha riguardato dirigenti, in altri dipendenti e in altri ancora camorristi. Faccio presente che noi stiamo conducendo battaglie per far fare le gare d’appalto alle ditte di pulizie perché nell’Asl Napoli 1 non si fanno da circa 6 anni. Cosa comporta tutto questo? L’abbassamento degli standard qualitativi e i danni ai pazienti come ad esempio, per citare un caso clamoroso, il caso della paziente ricoperta dalle formiche all’ospedale San Paolo“.