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Oggi Annalisa Durante avrebbe compiuto 30 anni. Ma purtroppo la sua vita è finita troppo presto. Sedici anni fa, in quel funesto 27 marzo del 2004, alcuni camorristi le hanno tolto il futuro. Annalisa, ragazza gioiosa di Forcella, è morta a soli 14 anni. Vittima innocente, assassinata per sbaglio dalla camorra, proprio sotto casa nella sua Forcella, quartiere posizionato nel cuore antico di Napoli.

Oggi per commemorare il giorno del suo 30esimo compleanno l’Associazione “Annalisa Durante’, in partenariato con la “Fondazione Polis” della Regione Campania, ha voluto ricordarla istituendo il Premio nazionale “Annalisa Durante” intitolato ‘La Meridiana dell’Incontro’. La manifestazione si è svolta a Piazza Forcella dove da alcuni anni è allestita la biblioteca intitolata alla giovane vittima e gestita da suo padre Giovanni. L’obiettivo è ricordare la storia di Annalisa e condividere il percorso di gemellaggi artistici e culturali che l’associazione sta portando avanti nel suo nome tra i ragazzi di Forcella e quelli di altre località italiane.

Accanto ai promotori della manifestazione oggi hanno partecipato anche le istituzioni locali, i vertici delle forze dell’ordine che operano in città, il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho e il presidente della FNSI, Giuseppe Giulietti. E’ intervenuto anche il presidente della Camera Roberto Fico con una lettera e una medaglia inviate al padre di Annalisa, Giovanni Durante: “La morte di Annalisa, ad appena 14 anni, ha provocato un dolore lacerante ed inconsolabile in chi l’amava. E ha segnato una delle pagine più tristi nella storia della nostra città e dell’intero Paese. Dalla sera di quel tragico 27 marzo 2004 c’è chi ha deciso di non rassegnarsi ad un inesorabile destino di violenza, di reagire all’arroganza della criminalità organizzata e di impegnarsi affinché da un evento così terribile potesse iniziare un percorso di rinascita e di riscatto”.

Durante la manifestazione l’attrice Veronica Mazza ha letto la struggente lettera di Emanuela, sorella di Annalisa. “Oggi avresti sicuramente organizzato una grande festa – recita un passaggio – purtroppo non sei qui a spegnere le candeline ma oggi in cielo è festa grande e festeggerai con gli angeli del Paradiso. Io e mamma abbiamo deciso in questi anni di vivere il nostro dolore con riservatezza e invece sono fiera di dire che nostro padre da questa tragedia ha saputo rialzarsi e dare speranza a tante persone attraverso la biblioteca”.