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Istanza della Procura di Napoli alla Corte di Appello per chiedere la riforma della sentenza di primo grado che ha condannato, con rito abbreviato, a 10 anni di reclusione Vincenzo Lopresto, 43 anni, per l’omicidio della moglie Fortuna Bellissario, 36 anni, avvenuto a Napoli nel marzo del 2019. 

I pm partenopei chiedono che l’uomo venga ritenuto colpevole di omicidio doloso e non di omicidio preterintezionale. L’uomo nelle scorse settimane, dopo due anni di carcere, ha ottenuto gli arresti domiciliari perché a causa di problemi di deambulazione è costretto a stare su una sedia a rotelle. 

La decisione ha provocato indignazione e sgomento tra i familiari di Fortuna e nell’opinione pubblica. Lopresto si trova ora nell’abitazione della madre nel Rione Sanità. La coppia viveva in un appartamento nel parco La Quadra in via Mianella a Miano, periferia a nord di Napoli, insieme alla madre di lui e ai tre figli piccoli.

Fortuna venne uccisa di botte dal marito. Quest’ultimo sospettava che volesse lasciarlo perché aveva un altro uomo. Sospetti che hanno scatenato la ferocia dell’uomo, scagliatosi contro la madre dei suoi figli, colpita con schiaffi e addirittura con la stampella che utilizzava per deambulare, camminare. Poi resosi conto della gravità della situazione, chiamò il 118 annunciando la morte di Fortuna: “Non respira più, aiutatemi”.