Secondo quanto denuncia il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, “è ormai diventata insostenibile la situazione alla spiaggia pubblica della Rotonda Diaz, nota come Mappatella Beach, dove solo nella giornata di ieri, lunedì 21 luglio, sono stati segnalati 8 furti, due dei quali ai danni di turisti stranieri. Le vittime – due ragazze di Arzano, due napoletani e quattro stranieri – sono state derubate di cellulari, portafogli, zaini, vestiti e perfino delle scarpe. La Polizia è intervenuta sul posto, ma il fenomeno sembra ormai sistematico”. Il tutto documentato dallo stesso Borrelli che, con il consigliere municipale di Europa Verde della I Municipalità Lorenzo Pascucci, ha effettuato l’ennesimo sopralluogo sulla spiaggia. In una sola settimana sono stati denunciati ben 49 furti. Ad aggravare il quadro, l’ennesimo atto vandalico: il sacco da box della piccola palestra allestita sulla spiaggia è stato prima danneggiato e poi rubato. È il terzo in pochi mesi. Un giornalista è stato aggredito e minacciato da un soggetto già noto per la gestione abusiva del fitto di ombrelloni e della vendita di bibite. E anche la doccetta per persone con disabilità è stata completamente distrutta.
“Abbiamo fatto tanto, insieme ai cittadini e con il supporto delle istituzioni, per trasformare la spiaggia della Rotonda Diaz in un modello di lido pubblico accessibile, pulito, sicuro. Non permetteremo che delinquenti, vandali e abusivi si riprendano ciò che faticosamente è stato restituito alla collettività. Serve una risposta decisa: forze dell’ordine in campo, videosorveglianza, controlli mirati. E servono cartelli chiari per avvisare bagnanti e turisti del rischio furti e della presenza di soggetti pericolosi. Mappatella deve restare uno spazio di libertà, non un far west.“- dichiara Borrelli, che da anni segue da vicino la trasformazione di Mappatella Beach.
“Solo grazie a un impegno costante, a segnalazioni e pressioni continue, siamo riusciti negli anni a trasformare Mappatella Beach da terra di nessuno a spiaggia libera modello. Ma ora rischiamo di perdere tutto. La presenza di vere e proprie bande organizzate, con vedette e strategie precise per derubare i bagnanti, va affrontata con fermezza. Non c’è più tempo da perdere. Questa spiaggia appartiene a chi la ama e la rispetta, non a chi la devasta.“- ha spiegato invece Pascucci, che assieme a Borrelli effettua quasi quotidianamente sopralluoghi sulla spiaggia, denunciando abusi, pericoli, degrado, inciviltà e inquinamento.