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Napoli – Un boato squarcia il silenzio della notte e la riviera Chiaia, dopo le stese delle scorse settimane, ripiomba subito nel terrore. Un ordigno artigianale è esploso nella notte a cavallo tra domenica e lunedì all’altezza del civico 23 danneggiando piuttosto gravemente due automobili. Ancora incerto il movente del raid bombarolo, ma gli investigatori che lavorano al caso non escludono che possa esserci un collegamento con le tensioni camorristiche che negli ultimi mesi hanno avvelenato la zona della Torretta.
Di certo c’è che lo scoppio è stato fortissimo, talmente tanto da essere distintamente sentito anche a distanza di diverse centinaia di metri. Per fortuna nessun passante è rimasto ferito ma la conta dei danni è stata piuttosto ingente. Due utilitarie, una Fiat e una Lancia, sono state infatti semidistrutte. Le forze dell’ordine hanno già provveduto ad ascoltare i proprietari ma fino ad ora non sembrano essere emersi elementi utili al prosieguo delle indagini. Che andranno dunque avanti con altri metodi tradizionali: fonti confidenziali sul territorio e analisi delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona. Nessun testimone sembrerebbe del resto aver assistito alla scena. Nei pressi del luogo in cui è avvenuta la deflagrazione vivono inoltre alcuni noti pregiudicati considerati vicini sia ai Frizziero che agli Strazzullo, i due gruppi di “mala” egemoni nel quartiere. Non è dunque da escludere che dietro il raid possa nascondersi una ripresa delle tensioni criminali che già nei mesi scorsi hanno gettato nel panico la zona della Torretta di Chiaia. Le forze dell’ordine non escludono però al momento che alla base del raid possa esserci un movente di natura diversa, forse passionale.