Sembrava tutto finito. Una rottura ormai definitiva, sancita un anno fa da un mercato fatto di rifiuti, tensioni e scelte obbligate. Victor Osimhen, dopo aver detto no a quasi tutte le proposte ricevute – compresa quella economicamente clamorosa dall’Arabia Saudita – era finito fuori dal progetto Napoli. Il prestito al Galatasaray, giunto dopo la chiusura della finestra estiva, era stato il segnale evidente di una separazione nei fatti, se non nei contratti. In città, tra i tifosi, la sensazione era chiara: Osimhen era un ex, destinato a non tornare più.
E invece ecco il colpo di scena. Secondo quanto riportato da ‘Il Mattino’, tra il club e il giocatore ci sarebbe stato un contatto, un nuovo dialogo. Si valuta l’ipotesi – impensabile fino a poche settimane fa – di un reintegro. Il Napoli, che non ha ancora ricevuto offerte all’altezza per cedere il giocatore a titolo definitivo, comincia a considerare la possibilità di tenerlo, almeno in questa fase di stallo. Una valutazione resa necessaria anche dalle difficoltà che il club sta incontrando sul fronte degli attaccanti in entrata.
Per Lorenzo Lucca, l’Udinese chiede 40 milioni di euro, una cifra che il Napoli – al momento – ritiene eccessiva per un giocatore ancora da affermare ad alti livelli. Sul fronte Darwin Nunez, il Liverpool non apre a cessioni se non per cifre superiori ai 50 milioni. Operazioni complicate, che rallentano la costruzione dell’attacco per la prossima stagione. A questo si aggiunge il nodo legato a Giovanni Simeone che quasi sicuramente lascerà Napoli. Anche da qui nasce l’idea, o forse semplicemente la necessità, di guardarsi intorno e rivalutare ciò che si ha già in casa.
Osimhen ha un contratto fino al 2026, e – sebbene il rapporto con la piazza sia logorato – è ancora oggi uno dei centravanti più forti in circolazione. Conte, da allenatore concreto qual è, non ha chiuso le porte: è pronto ad accoglierlo, a patto che ci sia la disponibilità del giocatore a ripartire con motivazioni forti. Ecco perché i primi giorni di ritiro a Dimaro, in programma tra meno di due settimane, potrebbero rappresentare il vero spartiacque. Osimhen è atteso in Trentino: lì avverrà il faccia a faccia con la società, ma soprattutto con l’allenatore. Sarà il momento della verità.
Intanto, Napoli è divisa. C’è chi sarebbe pronto a riabbracciare il numero 9 del terzo scudetto. Ma c’è anche chi non dimentica le ultime stagioni, le scelte poco comprensibili, i silenzi, gli atteggiamenti che hanno incrinato il legame con la tifoseria. Per molti, Osimhen rappresenta un capitolo chiuso. Per altri, è uno dei pochi centravanti in circolazione in grado di fare ancora la differenza.
E così, ciò che sembrava già scritto potrebbe cambiare forma. Il Napoli si ritrova davanti a un bivio inatteso, con l’ombra di un ritorno che nessuno aveva davvero previsto. Toccherà a Conte capire se ci sono le condizioni per ripartire insieme, senza ambiguità e senza strascichi. Toccherà a Osimhen dimostrare, con i fatti, di voler rientrare davvero in un progetto che sembrava non appartenergli più.