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Napoli – E’ arrivato al Napoli soltanto quest’estate, ma Adam Ounas ha già convinto praticamente tutti, tifosi compresi. Due gol nelle ultime due amichevoli, tante belle giocate e gli applausi per lui che non sono mancati. È un esterno di piede mancino, che può giocare indifferentemente sia a destra che a sinistra, e che proprio per questa sua duttilità è stato cercato dal Napoli: potrebbe essere un rimpiazzo perfetto per Insigne e Callejon, che dovranno rifiatare un po’ di più di quanto fatto lo scorso anno. E, in questo senso, Ounas ricorda un po’ anche Mertens, prima che diventasse un centravanti. Ounas fa della superiorità numerica il suo maggiore punto di forza. La raggiunge grazie alla facilità con cui dribbla l’avversario, riuscendo a coordinarsi anche in poco spazio a disposizione. Nonostante le misure calibra con facilità tiri al volo e sinistri a giro velenosi.

La giovane ala era finita nel mirino di José Mourinho. Il tecnico portoghese avrebbe guardato di buon occhio il giovane in passato, sguinzagliando gli osservatori del Manchester United. L’imprevedibilità del mercato e la velocità del Napoli hanno avuto la meglio.

Uno spiccato individualismo e un fisico non proprio da corazziere. Aspetti su cui si potrà lavorare, soprattutto sul primo. Agli ordini di un maestro della tattica come Maurizio Sarri, il Franco-Algerino non potrà che imparare tanto ed arricchire ulteriormente il proprio bagaglio tecnico-tattico.

L’esterno franco-algerino ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport: “Non mi aspettavo nulla ed è fantastico: già arrivare a Napoli è stato un grande passo avanti, una crescita enorme. Sono felice. Chi non lo sarebbe”. Su di lui, oltre allo Special One, c’erano anche altri club come lo Zenit: “Non faccio nomi, ma quando è arrivata la chiamata del Napoli, a metà maggio, non ho pensato un attimo: volevo fortemente questa squadra. Per un attaccante è il massimo: abbiamo sempre la palla, si gioca a calcio, si segna tantissimo. Uno spettacolo”. Ounas ha ammesso che guardava il Napoli anche quando giocava in Francia: “La prima gara che ho visto è stata Napoli-Frosinone, quella del record di Higuain: stadio fantastico, atmosfera pazzesca. Ad avermi rapito, però, è stata Napoli-Real Madrid: per cinquanta, sessanta minuti sono rimasto a bocca aperta”.