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Caivano (Na) – Dalla famiglia di Maria Paola Gaglione, racconta Daniela Falanga, presidente di Arcigay Napoli, che ha fatto visita in ospedale a Ciro, arrivano dei retroscena importanti sulla vicenda dell’omicidio di Caivano. La coppia avrebbe già subito minacce di morte in passato da parte della famiglia di lei. “La madre di Ciro mi ha chiesto di dire chiaramente alla stampa che ricevevano già delle minacce di morte e che quindi la questione era grave – ha spiegato Falanga -. E purtroppo, alla fine, in questa violenza inaudita è morta una persona. Qui non parliamo di una situazione in cui c’è ancora da definire cosa sta accadendo”. La famiglia di Ciro, però, nonostante le reiterate minacce non ha mai denunciato. “Non credo loro denuncino, in questo momento sono fragili, hanno paura ma spero di dare il massimo supporto per fare in modo che non rinuncino. Anche se penso che la legge a questo punto vada da se”.

“Credo sia chiaro ed evidente che si tratti di un’azione che ha portato una ragazza innamorata di un ragazzo trans a subire la condanna di una cultura patriarcale inevitabilmente assoggettata al predominio, una forma di padronanza della donna, e a Ciro di essere vittima di transfobia. In questa situazione confluiscono due concetti fondamentali e purtroppo violenti. Uno è il femminicidio e l’altro è la transfobia”, ha concluso Daniela Falanga.