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Napoli – Il maxi-progetto per la creazione di 2mila posti auto nella cave tufacee del rione Sanità non ha neanche avuto il tempo di venire alla luce che è subito bagarre politica. Il primo, feroce affondo all’Amministrazione guidata da Luigi de Magistris arriva dal fuoco amico. Durissimo, infatti, il commento della consigliera comunale in quota Dema, Laura Bismuto, che senza mezzi termini parla di «futuro ignoto e preoccupante per un pezzo storico di città».

Il piano in questione prevede la costruzione di tre nuove rampe di accesso alla Tangenziale che sarà collegata direttamente a una rete di parcheggi nelle cave della Sanità, con duemila posti per auto e bus in 60mila metri quadrati di grotte. I contenuti del progetto sono stati anticipati ieri da Ivo Poggiani, presidente della Municipalità 3, in accordo con Comune e Tangenziale. Ma l’ipotesi di trasformazione del quartiere sta già facendo storcere il naso a più di qualcuno. «Ma si, incrementiamo e incentiviamo l’uso delle auto, insegniamo ai turisti e ai cittadini ad arrivare con i propri mezzi fino a destinazione, “abboffiamo” le tasche di Tangenziale Spa, facciamo piloni, ponti e soprelevate, devastiamo un’area intoccabile da piano regolatore, forniamo tutti gli strumenti affinché le nostre cave siano riempite di auto e proviamo anche a invadere di traffico una zona ancora indenne dalla turistificazione che sta rendendo invivibile la città», è l’attacco ad alzo zero lanciato dalla consigliera Bismuto. La “pasionaria” del gruppo consiliare Dema non le manda dunque a dire: «È sintomatico il fatto che il quartiere non sappia niente, così come il consiglio comunale della città. In realtà non ne sanno niente nemmeno gli assessori, almeno quelli che ho provato ad interrogare sulla vicenda. Pare che abbia gestito tutto il capo di gabinetto, direttore generale. Però poi ci sciacquiamo la bocca parlando di partecipazione, di neomunicipalismo, di ambiente, di turistificazione. Sono settimane, se non mesi, che chiedo di avere copia dell’accordo, una bozza, un elenco, nessuno sa niente, e non esiste niente. Proprio come il nuovo piano regolatore che dovremmo approvare a breve in consiglio comunale».

Forte scetticismo esprime sulla vicenda anche il consigliere comunale Nino Simeone, presidente dalla commissione Infrastrutture e Lavori pubblici: «Stiamo parlando del libro dei sogni. Ad oggi in Consiglio non è arrivato alcun atto o progetto formale. Siamo agli slogan e nulla di più. La città ha bisogno di nuove aree di sosta e lo sappiamo bene, ma questo non significa che dobbiamo dire sempre sì a qualsiasi iniziativa. Il mio unico sogno è che il Napoli vinca lo scudetto, certi altri sogni è invece bene che restino nel cassetto».