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Di Anna Rita Santabarbara 

Napoli – Se agosto è per eccellenza il mese dedicato alle vacanze, al relax e ad una meritata pausa al termine di un duro anno di lavoro, Napoli, come sempre, va contromano e apre i cantieri. Peccato che lo faccia, però, senza avvisare i diretti interessati.

È quello che è successo questa mattina davanti all’ingresso del Parco Vergiliano di Piedigrotta (da non confondere con il parco Virgiliano di Posillipo). A due passi dalla metro di Mergellina, nel cuore della città, e pochi metri dalla vista mozzafiato del lungomare, il parco Vergiliano, un polmone verde e un’isola di pace e silenzio, ospita le spoglie mortali del poeta latino Virgilio, che cantò nell’Eneide i natali di Roma rendendone eterna la memoria, e di un altro grande poeta che ha reso grande l’Italia con la sua penna dinanzi al mondo: Giacomo Leopardi.

Un luogo che desta, insomma, meraviglia e stupore. E proprio di stupore si sono colorati i volti dei numerosi turisti che questa mattina si sono affollati davanti al piccolo cancello che consente l’accesso al parco e, a sorpresa, lo hanno trovato chiuso. Sulle inferriate grigie, un foglio A4 con sopra una scritta a penna “Chiuso per lavori”.

“Abbiamo controllato ieri sera gli orari sul sito e non c’era nessun avviso”, racconta un visitatore, piuttosto perplesso. “Abbiamo provato a fare un cenno alle persone all’interno per chiedere spiegazioni. Ci hanno guardato noncuranti e si sono allontanate”, aggiunge una signora sulla sessantina, piuttosto seccata.

Insomma, dopo un’attesa di circa 20-30 minuti in metropolitana (questa è la frequenza con cui la linea 2 effettua le sue corse contro i 9 minuti della sgangherata collega romana, la metro B), per non parlare del viaggio senza aria condizionata, finalmente giunti dall’altra parte della città, i turisti sono stati costretti a fare dietro front nell’indifferenza più totale e senza avere la minima idea di quando eventualmente riaprirà il parco.

“Pazienza, se torneremo a Napoli, ci proveremo di nuovo”, smorza con una risata un turista inglese, in città da pochi giorni ma evidentemente già avvezzo alla filosofia napoletana del “come viene così me la prendo”.