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Difendi la città, ma rispettando il “vivere civile”. Un appello al senso di responsabilità, quello delle curve del tifo napoletano. Nelle ore cruciali della vigilia di Parma-Napoli. Un tempo vissuto col cuore in gola. Sono solo 3.500 i biglietti del settore ospiti. Ma al Tardini si annuncia un esodo del tifo azzurro. Verranno da ogni parte, i napoletani sono ovunque. Troppo importante il momento. Il Napoli incrocia ancora la storia. Lo scudetto è a 6 punti. La tifoseria non sta nella pelle. Proprio per questo, è l’ora di tenere i nervi saldi. Tutta Italia guarda a Napoli, e non si può sfigurare. “Siamo consapevoli dell’importanza della posta in palio – recita un volantino congiunto di Curva A e Curva B – e degli avvoltoi pronti a giudicare ogni passo falso del Nostro Popolo”.

I fucili sono sempre spianati, quando si parla di Napoli. E allora tocca saperlo: niente alibi ai detrattori. Questo il senso del messaggio. E contro ogni stereotipo, anche questa è “mentalità ultras”. Proprio quella, “sarà la protagonista assoluta di questa partita” fondamentale. Un richiamo non solo ad oggi, a una giornata febbrile. Ma pure al ruolo storico di una grande piazza. “Noi siamo il Napoli” ricorda il tifo organizzato.

“Gli Ultras, Le due Curve – si spiega – chiedono alla massa presente In Emilia di avere un comportamento consono”. Un atteggiamento cioè “basato sul rispetto del vivere civile, in nome di Napoli e della sua storia“. Parole chiare. Ma non è un proclama retorico. L’invito è preciso. “Non cederemo il passo – scrivono le curve – davanti a orde senza biglietto che pretenderanno di superarci nelle file“. In sostanza, “evitiamo tutti, in maniera educata, disordini che non hanno a che vedere con la mentalità delle Curve”. Niente divisioni, stop ai personalismi. C’è altro a cui pensare. “È tempo di sostenere con calore la nostra maglia”. Gli ultras chiedono “una curva di tifo, colori e passione oltre il novantesimo”. C’è da lottare per un obbiettivo capitale. E quindi, non bisognerà “avere rimpianti”. Semmai si dovrà possedere “la contezza che tutti avremo dato il massimo”. In campo e sugli spalti. “Avanti Napoli, la squadra e la città”.