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Napoli – Aveva fatto della sua difficoltà un motivo per sorridere e allietare quanti arrivassero al suo cospetto. Una carrozzella elettrica e tanta passione per la musica classica napoletana. Una passione così grande che lo aveva spinto ad adibire il suo mezzo di trasporto in un vero e proprio piano bar mobile, così da potersi recare con la sua attrezzatura in giro per la città a cantare. Lo trovavi a Via Toledo, strada trafficatissima da cittadini e turisti, dove Alfredo Della Volpe, due gambe amputate, sfoggiava le sue doti canore. Ora lo piangono in tanti perché Alfredo se n’è andato, nel silenzio della sua difficoltà, senza il suono delle melodie che cantava e degli applausi che il suo pubblico ambulante gli riservava. 

«I napoletani e i turisti da oggi troveranno una via Toledo più silenziosa e triste perché mancherà la voce di Alfredo Della Volpe, il disabile che non s’era fatto abbattere dall’amputazione delle gambe e, a bordo della sua motoretta, allietava quanti si trovavano a ridosso della fermata della Metropolitana intonando le splendide melodie della canzone napoletana. La morte di Alfredo, lascia davvero un velo di tristezza in questa giornata perché il posteggiatore sulla sedia a rotelle, come era definito da molti, era ormai diventato una sorta di istituzione in quella zona della città». Hanno dichiarato così Gianni Simioli e Francesco Emilio Borrelli nel corso della Radiazza. Ed ecco subito l’idea: dedicare qualcosa ad Alfredo. Anche una semplice targa. Perché il suo nome non resti dimenticato.