Napoli – “La proclamazione di un vincitore mi pare inevitabile”. A metà mattina, il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, a Napoli, a margine della presentazione di una guida per i detenuti sui loro diritti e doveri, interviene netto nella vicenda delle primarie a Napoli per l’elezione del segretario provinciale del Pd. Elezioni che si sono svolte ieri, ma solo in alcuni circoli, con “il superamento di una confusione – come la definisce Migliore – che si è determinata non certo per volontà di chi voleva partecipare”.
Intanto, sono ancora sigillati i plichi con i verbali dei circoli che riportano il risultato del congresso del Pd di Napoli che si è svolto ieri tra mille polemiche. Dopo varie discussioni, infatti, era stato annunciato lo slittamento del congresso provinciale del PD a domenica 19 novembre. Ieri mattina, però, il segretario organizzativo Andrea Rossi aveva superato la decisione di sabato scorso del vicesegretario nazionale Maurizio Martina, per il quale le elezioni avrebbero dovuto essere rinviate di una settimana dopo che uno dei tre candidati, Nicola Oddati, ex fedelissimo di Bassolino, ex assessore in giunte Iervolino, aveva deciso di non farsi votare e di non mandare al voto i suoi potenziali elettori per una presunta macchinazione che “orientava” il risultato finale del congresso provinciale. Gli altri due, Massimo Costa e Tommaso Ederoclite, non avevano battuto ciglio.
L’apertura dei faldoni e il conteggio dovrebbe avvenire solo stasera quando si riunirà la commissione per il congresso, che è convocata per le 18. Nonostante questo, però, circa 10mila gli iscritti hanno votato. Molti circoli come quello di Chiaia erano chiusi, non si sa se per scelta o perché informati solo dello slittamento indicato da Martina. “In un processo aperto – chiarisce il parlamentare del Pd – ovviamente non si può intervenire. Il congresso, quando è aperto, non è più nelle mani del gruppo dirigente, che ha tutti gli strumenti successivamente, anche per impugnare il risultato”. E Migliore, riferendosi alle comunicazioni di Martina non ha dubbi: “Intervenire a urne aperte è sbagliato”. I plichi provenienti dai seggi comunque sono ancora sigillati, in attesa della riunione della Commissione per il congresso convocata alle 18.
