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Napoli – Ticket in Tangenziale, il ministero dei Trasporti gela il Comune di Napoli. L’obolo non sarà né abolito né ridimensionato, quantomeno non prima del 2037, anno nel quale scadrà il contratto di concessione. Il tutto con buona pace di chi, come il sindaco Luigi de Magistris, durante l’ultima campagna elettorale per le Amministrative 2016 aveva promesso l’estinzione del biglietto.
A ritenere «non accoglibile» la riduzione è stato il direttore generale per la Vigilanza sulla concessioni autostradali del ministero dei Trasporti, Vincenzo Cinelli, il quale, replicando alla precedente missiva inviatagli dal presidente della commissione consiliare Infrastrutture, Nino Simeone, ha messo nero su bianco le ragioni del diniego: «La riduzione non è accoglibile in quanto il calcolo dei pedaggi per la rete autostradale italiana è stabilito dalla specifica normativa di settore. Pur condividendo le preoccupazioni, occorre evidenziare che il pedaggio autostradale è una componente fondamentale del rapporto concessorio e che, insieme ad altra risorse, è necessario per realizzare i programmi di manutenzione ordinaria e straordinaria». Dal ministero è inoltre arrivato il diniego anche all’abolizione del ticket per le pattuglie dell’Infortunistica stradale della polizia locale chiamate a intervenire in Tangenziale in caso di incidente. Insomma, per rinegoziare l’accordo se ne potrà parlare, ben che vada, tra 19 anni.
 
Le argomentazioni del ministero dei Trasporti non sembrano però aver affatto convinto il consigliere comunale Nino Simeone che, preso atto della risposta giunta da Roma, ha subito preso carta, penna e calcolatrice per ribattere punto su punto. L’esponente della maggioranza “arancione”, ricordando che «la Tangenziale di Napoli è l’unica autostrada urbana in Italia in cui è previsto un pedaggi», spiega: «L’Ad della Tangenziale Spa, durante una specifica commissione comunale convocata da me, ha dichiarato che una quota significativa degli introiti da pedaggio, sembra il 35 per cento, verrebbe versata sia ad Anas che al ministero delle Infrastrutture e al Mef. Ha dichiarato inoltre che la manutenzione ordinaria e straordinaria viene effettuata direttamente dalla Tangenziale Spa a un costo medio di circa 250mila euro per chilometro, pari a 5 milioni l’anno, a fronte di un incasso di circa 70 milioni all’anno». Tradotto, secondo Simeone i conti non tornano: «È evidente che le spese per la manutenzione sono già abbondantemente ammortizzate nel costo dei transiti. Perché gli automobilisti napoletani dovrebbero contribuire alla manutenzione anche di altre arterie autostradali?». La palla, con il pedaggio ormai fisso a quota 1 euro, passa adesso nuovamente al ministero.