- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Napoli – “Nel momento in cui abbiamo capito che stava per consumarsi il reato di corruzione abbiamo consegnato la patente ai carabinieri e denunciato tutto quello che stavamo facendo perché quel documento era frutto di una compravendita illegale”. Questo ha dichiarato stamattina al tribunale di Napoli, il giornalista della trasmissione ‘Le Iene’, Luigi Pelazza imputato con l’altro inviato Mirko Canala.

Pelazza ha risposto alle domande del suo avvocato Ivan Tortorici che ha ricostruito in parte la vicenda che risale al 2015 pere la quale è finito sotto processo. I due autori del servizio giornalistico, per far emergere un giro di compravendita di patenti nautiche a Pozzuoli (Napoli), simularono di essere interessati a ottenere la patente nautica e ci riescono ma pagando ben 3500 euro.

E furono immortalati i volti e le conversazioni non solo dei due inviati della trasmissione televisiva ma anche il titolare di una scuola guida compiacente che riuscì a far avere il documenti a Canala senza l’esame. Gli inquirenti decidono di iscrivere nel registro degli indagati anche Pelazza e Canala, che verranno rinviati a giudizio insieme con il titolare della scuola guida e due funzionari dell’ufficio marittimo.