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Napoli – Sembra proprio non esserci per l’ospedale dei Pellegrini di Napoli. Dopo la tremenda sparatoria avvenuta giovedì notte, è infatti scattata anche una nuova aggressione ai danni del personale sanitario. L’episodio si è verificato ieri sera e ha visto coinvolto un infermiere del triage del nosocomio della Pignasecca. 
Alle 19,40 quando i muri del pronto soccorso erano ancora “caldi” dopo la sparatoria ai danni di un 22enne, non si arresta la scia di violenza che da un po’ di tempo a questa parte sta colpendo tutti i nosocomi napoletani e in particolare il Vecchio Pellegrini. Dall’inizio dell’anno, infatti, si sono già verificate 36 aggressioni: numeri a dir poco da brividi. 
Stando a quanto riferito dall’associazione ‘Nessuno tocchi Ippocrate’, sembra infatti che una mamma un po’ troppo “apprensiva” abbia preso a schiaffi l’infermiere di triage poiché stanca di aspettare la visita per il figlio: «La signora era stanca – commentano i medici – Noi invece siamo esausti, la voce del personale di pronto soccorso e del personale dell’emergenza è unica “se trovo altra occupazione vado via, non posso rischiare di morire per queste bestie”. Come dargli torto? Il nostro appello va al ministro Giulia Grillo e al ministro Matteo Salvini. Vogliamo attuare almeno una delle soluzioni proposte dalla nostra associazione, oppure stiamo pazientemente aspettando il morto per agire? Tenete conto che molti professionisti sanitari hanno un contratto a sei mesi o annuale e nonostante ciò rischiano la vita quotidianamente lasciando cosa ai figli? Una divisa sporca di sangue?».