Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Enzo Ciniglio, gruppo facebook noaltagliodeitrenidellacircumvesuviana, Salvatore Ferraro, gruppo facebook CIRCUMVESUVIANA EAV, Avv. Marcello Fabbrocini, comitato civico A Cifariello Ottaviano e Salvatore Alaia, comitato civico E(A) Vitiamolo Sperone
“A meno di 24 ore dell’ultimo grave episodio delle fiamme che hanno interessato un treno della circumvesuviana sulle linea di Sorrento, e a poche settimane dalla chiusura delle indagini sulla strage della funivia del Faito, Eav compra pagine pubblicitarie sull’edizione napoletana di Repubblica per magnificare i risultati raggiunti. Non c’è garbo nell’azione messa in campo da Eav, mancano tante verità nel racconto presentato dall’azienda. Qui non ci troviamo al cospetto dell’acquaiolo che elogia la bontà della sua acqua, ma davanti a un cantiniere che vuole contrabbandare un pessimo aceto per un eccellente vino!
In dieci anni di gestione e non otto come riporta la pubblicità aziendale, questo management è riuscito a diminuire a quote minime mai raggiunte prima, l’offerta di servizio su tutte le linee. Ci sono problemi sulle linee vesuviane, sulla Piedimonte Matese e la Napoli Benevento la cui apertura è rimandata a sine die. Inoltre sulle linee flegree grandi problemi sono presenti nell’ officina di Quarto che si assommano alla mancata programmazione in tempo della sostituzione dei vecchi etr 400 costretti tra un po’ a fermarsi e tutto ciò comprometterà la regolare circolazione. È indubbio che negli anni Eav è stata trasformata da azienda di servizio del Tpl in una stazione appaltante, ci sono tanti cantieri aperti, ma quanti finora chiusi non è dato sapere. Ci sono lavori fermi, altri che procedono a singhiozzo. Tra i tanti c’è il raddoppio Pompei Castellammare sulle linee vesuviane, due realtà che quasi si toccano ma per Eav lontanissime visto il tempo impiegato per completare i lavori.
Eav nella ricerca continua di edulcorare la realtà, quando non può farlo con dei comunicati stampa, compra con soldi pubblici, pagine di giornali.
È scandaloso, questa non è informazione istituzionale, è un tentativo mal riuscito di nascondere la realtà. L’ azienda nonostante le maggiori risorse del contratto di servizio, da anni non riesce a garantire un servizio di trasporto pubblico dignitoso.
Anche l’aspetto puramente contabile, da sempre un vanto per l’attuale management, non fa stare del tutto sereni, visto il considerevole e preoccupante aumento milionario dei debiti verso fornitori.
I pendolari vesuviani non potendo comprare pagine di giornali chiedono a quanti ritengono che la verità e la libertà meritano uno spazio, di ospitare questa lettera”.