- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Si è trasformato in un incubo l’intervento chirurgico di rimozione di calcoli renali eseguito su un paziente napoletano che poi ha subìto la perdita funzionale e anatomica del rene. La vittima ha in seguito ottenuto un risarcimento da 210mila euro. A renderlo noto è lo studio legale e medico legale Associati Maior, che assiste l’uomo, in un comunicato. “Il paziente – si legge nel comunicato – si sottopose all’operazione presso una clinica privata nella zona napoletana. Dopo un breve ricovero e dimissioni, lamentava dolori fortissimi, tali da costringerlo a un nuovo accesso in ospedale. Qui, i medici scoprirono un irreparabile danno renale”.

“Nonostante i tentativi di ripristinare la funzionalità – rende ancora noto il comunicato – il rene subì un infarto, rendendo necessaria la sua rimozione. L’analisi delle cartelle cliniche ha rivelato una grave negligenza nella gestione operatoria, causando l’infarto renale e la successiva nefrectomia. Grazie al tempestivo ricorso agli esperti di Associati Maior, il paziente ha ottenuto un risarcimento significativo per il danno subito”.