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Una piazza che avrebbe dovuto essere uno spazio di libertà, incontro e respiro urbano, oggi è diventata un luogo di pericolo, abbandono e privatizzazione selvaggia. Piazza Immacolata al Vomero è in condizioni vergognose. E la cosa più grave è che nessuno interviene. Ma i controlli, in questa città, chi li fa?” 
A denunciare con forza è la consigliera indipendente della Regione Campania Marì Muscarà, da anni in prima linea nella difesa degli spazi pubblici. “Ho registrato un video negli ultimi due giorni – spiega Muscarà – per documentare lo stato disastroso della piazza. Ieri è caduto un anziano ed è stata necessaria l’ambulanza. Stamattina, davanti ai miei occhi, un’altra signora è inciampata e caduta sullo stesso tratto. Due vittime in due giorni. Ma praticamente ogni giorno qualcuno si fa male. È diventata una trappola a cielo aperto”.

La consigliera ricorda come anni fa si lottò con determinazione per rendere pedonale questa piazza, che allora era un parcheggio selvaggio. “Era stata pensata per restituire dignità a un quartiere densamente abitato, con scuole, asili e tanti anziani. Dovevano esserci panchine, alberi, giochi per bambini. Ora è ostaggio dei bar che, con gazebo e strutture abusive, si sono impossessati dello spazio pubblico, rendendo impossibile la fruizione da parte dei cittadini”. Il degrado è visibile, denunciato e documentato, ma ignorato. “Com’è possibile – incalza Muscarà – che né la polizia municipale, né i responsabili della Municipalità, né i presidenti delle commissioni si accorgano di nulla? Non parliamo di un vicolo nascosto, ma di una delle piazze più centrali del Vomero. È inaccettabile che la qualità della vita dei residenti venga calpestata nell’indifferenza generale”. La consigliera chiede un intervento immediato da parte dell’amministrazione comunale per ripristinare la legalità e la sicurezza. “Le piazze non sono proprietà privata dei locali commerciali. Vanno restituite alla collettività, alla vivibilità, alla socialità. Ogni giorno che passa senza agire è una sconfitta per l’interesse pubblico. Io – conclude Muscarà – sto con chi non ha voce, con chi cade, con chi subisce questo degrado”.