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Napoli – Ieri sera, 13 novembre, nei pressi di piazzetta Nilo, una troupe del programma “Non è l’arena”, in onda su La7, è stata aggredita mentre tentava di intervistare il cantante Tony Colombo, impegnato in zona per una festa privato. L’aggressione è avvenuta intorno alle 23, sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della Compagnia Centro  che hanno identificato alcuni responsabili ma il loro convogliamento effettivo è al vaglio degli inquirenti. Non c’è stata nessuna denuncia, per il momento, da parte della troupe del programma di Massimo Giletti

Secondo la ricostruzione la situazione si sarebbe scaldata quando alcuni invitati alla festa hanno notato la presenza del cameraman e del giornalista e hanno proibito loro di avvicinarsi al cantante. Al tentativo della troupe di raggiungere Tony Colombo per porgli le domande, la situazione è poi degenerata. Il primo ad essere colpito è stato cameraman per proibirgli di continuare a riprendere. Il cantante si sarebbe allontanato prima che scattasse l’aggressione.

Anche il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli è intervenuto sulla vicenda, così commentando: “Non è l’Arena”, programma di approfondimento di La7, aggredita nei pressi di piazza Nilo mentre cercava di avvicinare Tony Colombo per porgli alcune domande. I componenti della troupe, tra cui il cameraman, sono stati fisicamente aggrediti da alcuni soggetti facenti parte dell’entourage del cantante. Un atteggiamento vile e ignobile. Purtroppo Colombo dimostra ancora una volta di contornarsi di soggetti dai modi camorristici. Nessuna sorpresa se si valuta il pedigree criminale che li caratterizza”. “Evidentemente – prosegue Borrelli – Tony Colombo ha un buon rapporto con il sistema televisivo solo quando gli permette di far soldi con le ospitate, il suo atteggiamento e quello di coloro che lo accompagnano cambia decisamente quando dei giornalisti vogliono rendergli conto delle tante ombre che lo contraddistinguono. La violenza, in ogni caso, non è mai una risposta. Scaraventare un cameraman a terra è un gesto criminale che serve a qualificare chi lo commette”.