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Napoli – Già dalle 6 del mattino decine di cittadini chiedono di essere sottoposte al tampone. All’esterno dell’ospedale Cotugno di Napoli ricompaiono le file.
Non si tratta tuttavia di persone troppo ipocondriache ma bensì di uomini e donne che sono state inviate ad effettuare il tampone dalle loro Asl, dopo la segnalazione dei medici curanti o di cittadini che denunciano sintomi per i quali chiedono approfondimenti.

Le file aumentano così giorno dopo giorno, anche in relazione della chiusura dei centri aperti per la campagna dei tamponi predisposta per chi rientrava dalle vacanze che ora però hanno già chiuso i battenti. Inoltre in Campania, a differenza delle regioni più colpite, vengono effettuati meno tamponi, e i problemi all’interno del nosocomio napoletano non tardano ad arrivare.

Al momento è pieno per quanto riguarda i posti Covid – spiega Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli – . Non voglio che torni ad essere l’ospedale Covid-19, abbiamo anche altri pazienti da curare. Occorre una programmazione su scala regionale. Bisogna dare assistenza a tutti i malati, nella prima fase infatti sono triplicati i morti per infarto. Siamo in tempo, abbiamo pochi pazienti in terapia intensiva, per questo la situazione deve restare sotto controllo, garantendo tutti i livelli assistenziali“.