Lutto nella politica, all’età di 81 anni è scomparso l’ex parlamentare Giuseppe Ossorio, per tutti Peppino. Storico leader dei Repubblicani in Campania, era nato a Ragusa nel 1944. Napoletano d’adozione, si laureò in Economia e Commercio alla Federico II di Napoli, con una tesi in scienza delle finanze. Iscritto all’ordine dei dottori commercialisti, affiancò alla attività professionale una lunga carriera politica nel Pri, partito repubblicano italiano. È stato protagonista della vita politica, a cavallo tra prima e seconda repubblica. Due volte deputato nel centrosinistra, tre volte consigliere regionale, negli anni ’80 due volte consigliere comunale a Napoli, una volta consigliere provinciale.
Nel 2006 i Repubblicani Democratici strinsero un patto federativo con l’Italia dei Valori, e alle elezioni di quell’anno Ossorio fu eletto a Montecitorio. Come repubblicano si iscrisse al gruppo dell’Idv, ma non aderì mai al partito di Antonio Di Pietro. E nel 2007 inviò una lettera all’ex pm di Mani Pulite, sciogliendo il patto federativo. Patrecipò così alla costituzione del Partito Democratico, sostenendo la candidatura alle primarie di Walter Veltroni. Nel 2011 rientrò nel Partito Repubblicano Italiano. L’anno dopo tornò alla Camera. Subentrò a Luigi Nicolais (nominato presidente del Cnr) del Pd, nella cui lista si candidò nel 2008, risultando primo dei non eletti.
“Apprendo della scomparsa di Peppino Ossorio e – dichiara il governatore Vincenzo De Luca – desidero esprimere il mio personale cordoglio e la vicinanza alla famiglia a nome dell’intera comunità della nostra regione. Un amico, un uomo colto, un laico, un politico appassionato che nella vita come nelle istituzioni si è sempre distinto per le sue qualità morali e per la sua umanità. Lo ricordiamo con grande stima e con sincero affetto”. “Addio a Peppino Ossorio – scrive sui social Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli -, sincero democratico e alfiere dei valori repubblicani. Ha dato tanto alla città, alle istituzioni e alla cultura. Si è sempre battuto per la verità storiche per il riscatto economico e sociale del Mezzogiorno. Alla sua famiglia sincere condoglianze”.