- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Napoli – Grande è la confusione sotto al cielo (politico) di Napoli e della Campania. Se il centrodestra arranca, con la candidatura alla presidenza della Regione di Stefano Caldoro ancora ferma a causa dei mille dubbi di Lega e Fratelli d’Italia, Pd e M5s non stanno meglio, anzi. Oggi il governatore Vincenzo De Luca ha partecipato al conclave dei Dem a Contigliano, dove ha parlato con il segretario Nicola Zingaretti sia della sua ricandidatura, che appare scontata, sia delle imminenti suppletive per il collegio senatoriale di Napoli, dopo la scomparsa del parlamentare del M5s Franco Ortolani.  La notizia dell’accordo tra De Luca e Zingaretti, ha mandato su tutte le furie la capogruppo al Consiglio regionale del M5s, Valeria Ciarambino: “Se è vero che la dirigenza del Pd”, ha dichiarato la Ciarambino, “starebbe pensando di ricandidare un personaggio come De Luca, come ha appena rivelato lo stesso governatore in uscita, trovasse allora il coraggio di ammettere la propria totale incapacità a costruire un’alternativa al peggior presidente che questa terra ricordi.  Le uniche voci che sentiamo ad oggi dal Pd, sono quelle di esponenti nazionali che lanciano disperati appelli al M5s ma che non fanno mai cenno a un progetto per la Campania, alla volontà di fare un’operazione di profonda pulizia al proprio interno né ai temi salienti e alle soluzioni che questa regione aspetta da 20 anni. Appelli che non hanno sostanza. La Campania”, ha aggiunto la Ciarambino, “non ha bisogno di chiacchiere e noi non abbiamo tempo da perdere”.

La Ciarambino è assai amareggiata, e c’è da capirla: se il M5s dovesse convergere su De Luca, magari in cambio del sostegno del governatore uscente al candidato grillino alle suppletive per il Senato, per lei vorrebbe dire l’addio alla politica: impensabile una candidatura della fedelissima di Di Maio a sostegno di De Luca. Ma non è tutto: come se non bastassero i problemi, il Pd ora deve vedersela anche con le sardine, o meglio: con una corrente (marina, of course) del movimento sorto in Emilia-Romagna, che a Napoli si è diviso in vari tronconi.

Uno di questi, “Sardine napoletane”, gestito da Bruno Martirani, oggi, ha pubblicato un appello in vista delle suppletive al Senato: “Siamo sardine”, esordisce comicamente il post, “proveniamo dalle profondità marine, lontane dal pensiero superficiale, dal linguaggio dell’odio e dell’esclusione sociale. Domenica 23 febbraio 2020 si terranno delle importanti elezioni nel collegio senatoriale n. 7. Tali elezioni sono uno snodo politico fondamentale. Il collegio è composto da vaste zone periferiche dove in questi giorni maggiormente è percepibile la crisi della politica e la delusione delle persone. Come sardine”, prosegue il post, “siamo pronti a manifestarci nelle piazze del collegio senatoriale lanciando iniziative e campagne d’ascolto, ma è necessario che il centro sinistra ed il M5s, oggi alleati a governo ed argine alla destra nazionale, giochino la loro parte trovando l’unità ed aprendosi alle associazioni, ai territori ed alle istanze che vengono dal basso. Noi, dal nostro canto, siamo sin d’ora pronti a mobilitarci”.

Immediato, anche troppo, l’ok del Pd napoletano, guidato dal segretario provinciale Marco Sarracino e dal presidente Paolo Mancuso: “L’appello delle Sardine napoletane”, scrivono Sarracino Mancuso, “che ringraziamo, impone un supplemento di riflessione riguardo quanto sta accadendo in questi mesi nel Paese e nella nostra città. L’ipotesi di una candidatura unitaria per il collegio senatoriale 7 di Napoli, deve stimolare tutte le forze ed i movimenti di centrosinistra e progressisti alla ricerca urgente di un approdo. Il Pd ha più volte manifestato la propria disponibilità al confronto ampio con il M5s e con le altre forze del centrosinistra. In queste ore siamo impegnati a costruire tale percorso, e ci aspettiamo una risposta costruttiva in primo luogo dal M5s. Il Pd napoletano, nel ritenere positiva la sollecitazione delle Sardine”, aggiungono Sarracino e Mancuso, “e ribadisce che ci siano le condizioni per pervenire ad una forte candidatura unitaria che sia in grado di dar vita ad un percorso più ampio in grado di sconfiggere Salvini ed il centrodestra”. Che clima idilliaco! Peccato che, a quanto risulta ad Anteprima24.it, né il coordinamento nazionale delle sardine, né gli altri gruppi partenopei, fossero a conoscenza di questo appello…