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Napoli – La saldatura in chiave anti-De Luca tra il centrodestra della Campania e il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, è un errore gravissimo, che la coalizione dei moderati è destinato a pagare a caro prezzo. In questi ultimi giorni si moltiplicano i segnali di questa alleanza così sbrindellata, dal punto di vista politico e programmatico, da assomigliare più che altro a una insalata indigeribile. Immaginate una coalizione che, seppure mascherata da liste più o meno civiche, vada da Luigi De Magistris a Matteo Salvini, passando per Forza Italia, Fratelli d’Italia, i centri sociali, qualche esponente del M5s vicino al sindaco di Napoli, comitati di lotta, sfasteriati, impegnati e pensionati: una accozzaglia improponibile, che sarebbe costruita sulla speranza di sommare tante debolezze politiche per trasformarle in una forza aritmetica. Uno scenario che qualche giorno fa avremmo definito da fantapolitica, e che invece, come abbiamo più volte raccontato su Anteprima24.it, qualcuno in queste ore immagina realmente di poter concretizzare, pur di tentare di arginare il consenso, che cresce, di Vincenzo De Luca. I segnali si moltiplicano: Salvini non è più l’avversario numero uno di De Magistris, e viceversa, e entrambi si stanno dedicando soltanto ad attaccare il presidente della Regione in carica. L’unico risultato che otterrebbe il centrodestra, proseguendo su questa strada, destinata a sfociare in un inevitabile fallimento alle prossime regionali,  sarebbe quello di dire addio a ogni speranza di conquistare, se non la Regione Campania, almeno il Comune di Napoli. Un suicidio vero e proprio, in termini politici,del centrodestra napoletano e campano.