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La commissione presieduta da Claudio Cecere ha oggi incontrato il presidente del Forum dei Giovani della Regione Campania e il responsabile dello staff dell’assessorato ai Giovani, Alberto Corona, in una discussione sui diversi modelli organizzativi di promozione della partecipazione giovanile alla vita pubblica.

Sollecitata dal consigliere Arienzo (PD), che oggi non ha potuto partecipare, la riunione odierna della commissione ha visto un confronto sui diversi modelli adottati per promuovere la partecipazione giovanile alla vita pubblica, in particolare per la proposta e la realizzazione di azioni nell’ambito di politiche giovanili.

Il modello costituito dal Forum dei Giovani – piattaforma nazionale con realtà regionali, provinciali e comunali, che hanno a riferimento i principi in tema di partecipazione giovanile dell’Unione Europea – è stato esposto da Daniele Avitabile, delegato del Forum dei Giovani della Campania. Costituito presso il Consiglio Regionale della Campania (all’organismo il bilancio regionale destina 80mila euro per il funzionamento), il Forum è costituito da associazioni, organizzazioni e realtà giovanili che collaborano con l’istituzione regionale e con gli enti territoriali anche per attingere ai bandi e ai finanziamenti europei per le politiche giovanili. Nell’ambito del territorio del Comune di Napoli, ha concluso Avitabile, molto fattiva è stata la collaborazione con le Municipalità 6a e 8a, con la realizzazione, a Scampia, di un laboratorio di street art, ad esempio; la costituzioni di Forum giovanili nelle Municipalità potrebbe essere una valida proposta, ha concluso, in vista della forte rappresentanza che, nel nuovo Forum regionale che andrà a costituirsi di qui a poco, molto alta sarà la percentuale (70%) di rappresentanza dei territori rispetto a quella di nomina dei componenti da parte del Consiglio regionale.

Quello rappresentato dal Forum dei Giovani, ha spiegato Alberto Corona dello staff dell’assessora Clemente, è un modello che il Comune di Napoli ha deciso di non adottare in considerazione dei forti elementi di burocratismo che possono, alla fine, appesantire e demotivare i giovani. Il Comune, infatti, ha puntato a intensificare la relazione diretta tra associazionismo giovanile e amministrazione sia con il registro delle associazioni giovanili, che ora conta circa 160 partecipanti, che con la consulta dei rappresentanti delle scuole superiori: anche grazie a questa rete, il Comune è riuscito a spendere tutti i fondi a disposizione e anche a facilitare il protagonismo giovanile, riuscendo così a realizzare due linee di fondo che caratterizzano la politica del Comune, quella di salvaguardare l’autonomia della spesa e quella di creare un rapporto costante e fluido con i giovani.