Potrebbe essere sottoposto già nella giornata di domani all’interrogatorio di garanzia in carcere Tommaso Severino, l’uomo di 28 anni residente ad Ercolano, in galera da ieri con le accuse di omicidio stradale aggravato dall’utilizzo di sostanze psicotrope e stupefacenti ed omissione di soccorso. È quanto trapela dalle strette maglie degli inquirenti che indagano su quanto avvenuto, attorno alle 2 di sabato primo novembre, nella zona di viale Europa a Torre del Greco, dove un Suv con a bordo altre cinque persone (due adulti e tre minori) lanciato a forte velocità in direzione della Litoranea, ha centrato in pieno in curva la fiancata di una volante della polizia, facendo prima cappottare l’auto, che poi ha superato il guardrail finendo in un avvallamento a ridosso della stazione ferroviaria di Santa Maria la Bruna.
Aniello Scarpati, 47 anni, è morto praticamente sul colpo, mentre l’agente che era alla guida del veicolo, Ciro Cozzolino, 38 anni, è stato estratto a fatica dai soccorritori e trasportato all’ospedale del Mare di Napoli, dove è stato operato d’urgenza in particolare per una frattura al bacino e dove ora è ricoverato ancora in prognosi riservata. Al nosocomio partenopeo si è recato in queste ore il capo della Polizia Vittorio Pisani, accompagnato tra gli altri dalla dirigente del commissariato di Torre del Greco (dove i due agenti prestavano servizio), Antonella Palumbo. Al termine della visita, i colleghi di Cozzolino hanno parlato di un “lieve miglioramento”, che lascia spazio alla speranza dopo le terribili notizie di ieri, auspicando che nei prossimi giorni possa essere sciolta la prognosi (che resta riservata), in attesa di un decorso che si annuncia “comunque lungo”. Pisani prima dell’Ospedale del mare, si era recato anche ad Ercolano, a trovare la moglie e i tre figli di Scarpati, portando la solidarietà personale e di tutta la Polizia. Proprio una figlia del poliziotto deceduto sul colpo nell’incidente, Sharon, ha voluto salutare il padre con un post sui social: “Ben poco ama colui che ancora può esprimere a parole quanto ama – ha scritto, usando le parole di Dante Alighieri – E papà io per te non ho mai avuto parole per esprimere quanto ti amassi. Onore, rispetto, testa alta. Tu mi hai dato il nome di un fiore e ora tu sei diventato il mio fiore. E se sarà nella volontà di Dio, seguirò le tue orme da eroe con orgoglio. Ciao infinito amore”. Restano aperte le posizioni degli altri occupanti dell’auto, in particolare dei due maggiorenni presenti con Severino al momento dell’impatto: di 46 e 40 anni, entrambi nati a Cercola ma residenti a Portici, indagati per omissione di soccorso. Quattro dei sei occupanti della vettura erano andati poco dopo l’incidente all’ospedale Maresca di Torre del Greco per farsi medicare a causa delle ferite riportate nell’impatto. Tra questi l’autista, che era tornato al nosocomio ad ora di pranzo: qui i poliziotti lo avevano poi raggiunto, prima sottoponendolo ai test sul possibile uso di alcol e droga e poi arrestandolo.
Aniello Scarpati, 47 anni, è morto praticamente sul colpo, mentre l’agente che era alla guida del veicolo, Ciro Cozzolino, 38 anni, è stato estratto a fatica dai soccorritori e trasportato all’ospedale del Mare di Napoli, dove è stato operato d’urgenza in particolare per una frattura al bacino e dove ora è ricoverato ancora in prognosi riservata. Al nosocomio partenopeo si è recato in queste ore il capo della Polizia Vittorio Pisani, accompagnato tra gli altri dalla dirigente del commissariato di Torre del Greco (dove i due agenti prestavano servizio), Antonella Palumbo. Al termine della visita, i colleghi di Cozzolino hanno parlato di un “lieve miglioramento”, che lascia spazio alla speranza dopo le terribili notizie di ieri, auspicando che nei prossimi giorni possa essere sciolta la prognosi (che resta riservata), in attesa di un decorso che si annuncia “comunque lungo”. Pisani prima dell’Ospedale del mare, si era recato anche ad Ercolano, a trovare la moglie e i tre figli di Scarpati, portando la solidarietà personale e di tutta la Polizia. Proprio una figlia del poliziotto deceduto sul colpo nell’incidente, Sharon, ha voluto salutare il padre con un post sui social: “Ben poco ama colui che ancora può esprimere a parole quanto ama – ha scritto, usando le parole di Dante Alighieri – E papà io per te non ho mai avuto parole per esprimere quanto ti amassi. Onore, rispetto, testa alta. Tu mi hai dato il nome di un fiore e ora tu sei diventato il mio fiore. E se sarà nella volontà di Dio, seguirò le tue orme da eroe con orgoglio. Ciao infinito amore”. Restano aperte le posizioni degli altri occupanti dell’auto, in particolare dei due maggiorenni presenti con Severino al momento dell’impatto: di 46 e 40 anni, entrambi nati a Cercola ma residenti a Portici, indagati per omissione di soccorso. Quattro dei sei occupanti della vettura erano andati poco dopo l’incidente all’ospedale Maresca di Torre del Greco per farsi medicare a causa delle ferite riportate nell’impatto. Tra questi l’autista, che era tornato al nosocomio ad ora di pranzo: qui i poliziotti lo avevano poi raggiunto, prima sottoponendolo ai test sul possibile uso di alcol e droga e poi arrestandolo.
























