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Torre del Greco (Na) – Un quadrangolare di calcio giovanile con rappresentative under 17 per ricordare Giovanni Battiloro, Matteo Bertonati, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione, i quattro amici di Torre del Greco (Napoli) morti nel crollo del Ponte Morandi di Genova. Si parte domani alle 17 con la sfida tra Benevento e Nazionale Dilettanti; a seguire la gara tra Turris e Salernitana. Giovedì mattina le finali. È questa la terza edizione del memorial, dopo un anno di stop a causa della pandemia: la presentazione oggi, nel corso di una conferenza stampa, nella sede del Comune della città vesuviana, alla presenza anche di Franco Esposito, papà di Gerardo, e delle sorelle di Stanzione e Bertonati.
Alla kermesse, come per le prime due edizioni, avrebbe dovuto partecipare la squadra under 17 del Genoa, rimasta però bloccata in Liguria a causa di sette casi di positività al Covid tra i giocatori.
Presenti nell’aula consiliare di palazzo Baronale anche gli studenti dell’istituto tecnico e navale Cristoforo Colombo, accompagnati dai docenti Carmela Manna e Carmine Palumbo. A rappresentare lo sport tra gli altri Carmine Zigarelli, presidente della sezione campana della Figc-Lnd; Giovanni Improta, direttore generale del settore giovanile della Turris; Salvatore Romano, presidente della Turris giovanile; Liberato Esposito, fiduciario Coni. Al tavolo la vicepresidente del consiglio regionale della Campania, Loredana Raia; il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba; il presidente del consiglio comunale, Gaetano Frulio; l’assessore allo Sport di Torre del Greco, Giuseppe Speranza.
Per l’associazione monsignor Michele Sasso, organizzatrice della kermesse, presenti Giuseppe Sasso e la figlia Clementina Sasso e gli ideatori del memorial Ponte Morandi, Monica Padulano e Alessandro Coppola.
C’è bisogno di giustizia – ha spiegato il primo cittadino di Torre del Greco – Ma la giustizia necessita della memoria, che diventa tributo d’onore e di legittimità per le vittime di quell’immane sciagura umana, e questa vivrà tanto più a lungo, quanto più nei nostri cuori sapremo consentire che cresca il senso del perdono”.
Ringrazio l’associazione monsignor Michele Sasso perché questo memorial ci consente di ricordare, ancora una volta, i nostri quattro giovani che hanno perso la vita in una tragedia inconcepibile e che grida giustizia – le parole di Loredana Raia. Onorare le vite spezzate prematuramente attraverso lo sport che affratella, è un messaggio potente, specie per i ragazzi”.