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Napoli – Nel quartiere Vomero è ripresa l’attività della potatura delle alberature stradali dopo un lungo tempo di attesa. Alcuni alberi addirittura invadevano i piani alti di alcuni edifici ed in alcuni casi anche le balconate.

Grande soddisfazione è stata espressa al riguardo da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che da tempo si sta battendo perché tale operazione venisse posta in atto, anche a ragione dei problemi che hanno afflitto queste piante nei pregressi periodi estivi, pure per le segnalazioni relative al permanere della presenza delle fastidiose cimici del platano.

Queste le sue parole: “In questi giorni si sta procedendo alla potatura in via Bernini. Dopo che si era intervenuti in via Morghen. Successivamente si procederà a potare il lauro canfora presente nell’aiuola posta al centro di piazza Vanvitelli. Potatura richiesta da tempo dal momento che la crescita dell’essenza, piantata nel 2010 in sostituzione dell’antica palma morta, dopo essere stata colpita dal punteruolo rosso,  ha prodotto l’inglobamento nella chioma di alcuni pali della pubblica illuminazione.

Operazioni, quelle della potatura, affidate a una ditta privata e finanziante. Stando a quanto si legge in un comunicato presente su sito del Comune di Napoli. Con un finanziamento, già in bilancio, di un milione di euro.

In verità va osservato che le piante vengono potate  con tagli che appaiono sovente indiscriminati. Sicché le alberature interessate, dopo gli interventi, lasciano la forma di alberi per assumere, in molti casi, quella di scheletri inquietanti. Anziché abbellire le strade del quartiere, le rendono ancor più tristi e lontane dalla natura in questo periodo già difficile.

Le operazioni andrebbero condotte con tecniche più moderne”

Più che ad una potatura sembra che si stia procedendo ad una sorta di capitozzatura con riduzioni drastiche se non eliminazione totale delle chiome. Tali da far apparire le alberature più simili a pali o tralicci che non ad alberi.

Queste operazioni, così come avviene da tempo in altri paesi, andrebbero condotte con tecniche più moderne. In modo da realizzare una potatura di qualità. Tecniche come il tree climbing. Che consiste da parte degli operatori nell’arrampicarsi sulla pianta grazie a corde in modo da poter lavorare e potare da una zona privilegiata. Cioè dall’interno della chioma. Non dall’esterno come accade invece per le potature effettuate con piattaforme aeree. Come quelle che si stanno utilizzando al Vomero”.