Novemila professionisti in Italia, circa 1600 in Campania: il prossimo 30 giugno in gran parte rischiano di essere mandati a casa. Sono i precari della giustizia Pnrr. Li hanno assunti a tempo determinato per rendere più veloce ed efficiente la macchina giudiziaria, uno dei principali target del Next Generation Eu. Ma ora, ad obiettivi raggiunti, tanti saluti e arrivederci.
Oggi, anche a Napoli, sono scesi in piazza. Uno sciopero, il primo e forse non l’ultimo. Ed un presidio in piazza Plebiscito. Sono funzionari dell’Ufficio del processo, funzionari tecnici e data entry. Risorse preziose, ma ad un passo dal congedo coatto.
“La giustizia è al collasso – ripetono -, le carenze di organico mettono a rischio tribunali, corti d’appello e tutti gli uffici”. Con la rinuncia a loro, pronosticano carichi di lavoro “ancora più insostenibili per il personale di ruolo”. Insomma: il ritorno alla normalità pre Pnrr.