- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – L’Organizzazione Comunitaria #PrimalePersone, dopo la manifestazione di Milano, chiede anche alla città di Napoli di far sentire la propria voce. L’appuntamento è per Domenica 7 Aprile, al Cinema Modernissimo. In pochi giorni Napoli, ha risposto all’appello con mille adesioni raccolte in tutta la Campania. La richiesta di unirsi per gridare le proprie ragioni, quelle di “una società giusta – come si legge nell’appello – fondata sulla convivenza e sul riconoscimento di tutte le persone, contro la deriva culturale, sociale ed etica che usa paura e risentimento per minacciare, come mai prima d’ora, i principi fondanti della nostra Repubblica”, si basa sulla necessità di una forte partecipazione popolare.

Non si possono dimenticare i principi fondamentali della Costituzione Italiana, quelli dell’uguaglianza tra tutte le persone, senza distinzione di genere, etnia, condizione sociale, religione, orientamento sessuale. Ogni tratto distintivo dovrebbe diventare un arricchimento da valorizzare. “L’Italia e l’Europa hanno bisogno di meno disuguaglianze e più coesione sociale, di incontro tra le differenze, di difesa dei diritti delle persone, oltre i muri e le chiusure”, continua l’appello.

Tra i primi firmatari lo scrittore Maurizio Braucci, fresco di Leone d’argento, Mirella Barracco, l’ex assessore alla cultura Antonella Di Nocera, il docente di Dottrine politiche Gennaro Carillo, l’avvocato e presidente del Premio Napoli Domenico Ciruzzi, l’attore Patrizio Rispo, il maestro di strada Marco Rossi-Doria, il responsabile per l’immigrazione della Cgil campana Jamal Qaddorah, l’imprenditore cinematografico Luciano Stella, padre Alex Zanotelli. Per domani, l’appuntamento per l’incontro pubblico con le promotrici, i promotori e gli e le aderenti all’appello: “#PRIMAlePERSONE”, mira a promuovere anche a Napoli, come lo scorso 2 marzo a Milano, una manifestazione che sottolinea l’urgenza del Cambiamento, la necessità di creare Coesione Sociale, un Inno all’incontro tra le Differenze. 

E’ possibile aderire all’appello scrivendo a: [email protected]