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NAPOLI – L’allarme era stato lanciato forte e chiaro anche dalla Dia di Napoli, nella relazione semestrale che ha inviato al Parlamento proprio in questi giorni. «Nella zona di Miano è in atto una lunga lotta per la successione dopo la fine del clan Lo Russo». Una situazione tutt’altro che stabile, ma molto fluida e che crea, così come scrivano gli investigatori, tensioni altissime. La Dia ha le idee chiare sulle due contrapposizioni, almeno fino a giugno 2017, data nella quale si riferisce la relazione. Da una parte i Nappello e dall’altra gli Stabile che hanno sede a Chiaiano e si sono alleate con i Ferrara. Ecco cosa scrivono gli investigatori della Direzione investigativa antimafia. «Le dinamiche criminali del centro città si intrecciano con gli eventi che riguardano l’area nord di Napoli. Ciò, in ragione dell’interconnessione di interessi tra i gruppi che vi operano, in particolare del clan Lo Russo di Miano, da tempo presente ed attivo nel rione Sanità. Nei primi mesi del 2017, il sodalizio, già in difficoltà a causa della scelta collaborativa di componenti di vertice della famiglia, è stato colpito dall’arresto di alcuni affiliati, avvenuto nel corso di due tranche conseguenziali dell’operazione “Snakes”, del Centro Operativo Dia di Napoli, conclusa appunto con l’emissione di due provvedimenti cautelari, rispettivamente di gennaio e marzo 2017. «La crisi operativa e militare dei Lo Russo avrebbe lasciato spazi ad altri clan. Tra questi, si segnala il gruppo Nappello, attivo nei quartieri di Piscinola e Miano (capeggiato dal braccio destro di uno dei componenti della famiglia Lo Russo), al quale si contrappone il clan Stabile, con base a Chiaiano, alleato con il gruppo Ferrara – scrive la Dia – Le tensioni, palesatesi già con una serie di agguati che, nel mese di settembre del 2016, avevano colpito entrambi i gruppi, si sono riacutizzate dopo il duplice omicidio, consumato il 26 maggio, di due soggetti legati al capo del clan Nappello, quest’ultimo indebolito anche dagli arresti (effettuati sempre nel mese di maggio) di alcuni affiliati, indagati per estorsione, aggravata dal metodo mafioso». E popi lo scenario che appare «molto complesso», scrivono gli investigatori. «Le zone un tempo appannaggio dei Lo Russo (Miano ed il rione Sanità) sono divenute centro di interessi da parte di clan storici – quali i Licciardi – e di alcuni giovani gruppi emergenti del rione don Guanella». Questo ha inevitabilmente portato all’accensione dei conflitti dei quali leggiamo sulle pagine del Roma, quasi quotidianamente e che portano a sparatorie, intimidazioni e omicidi.