Opere per l’America’s Cup a Bagnoli, Invitalia risponde al Ministero della Cultura. Il 24 settembre sono state depositate al Mase le osservazioni della Soprintendenza Speciale per il Pnrr, un parere teso ad affermare la necessità di sottoporre il progetto a Valutazione di impatto ambientale (Via), nell’ambito della Vav (Assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale). Nei documenti inviati per la procedura preliminare, traspaiono timori per la riqualificazione paesaggistica, in caso di mancata Via. Ma il 1 ottobre sono giunte le controdeduzioni dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo, soggetto attuatore delle bonifiche a Bagnoli. “Le scelte progettuali formulate – si legge nella nota di chiarimenti -, ed in particolare modo la natura temporanea e reversibile della quasi totalità delle opere, garantiscono che non siano pregiudicate in alcun modo le future previsioni di riqualificazione paesaggistica dell’area”.
Invitalia intende replicare alle corpose perplessità della Soprintendenza. “Di fatto le opere – sostiene l’azienda del Mef –sono state concepite, stimando il relativo costo di ripristino, in modo tale da non vincolare la configurazione finale e relativi scenari di rigenerazione riguardanti l’intero waterfront (intendendosi per tale l’insieme della colmata e degli arenili a nord e a sud di essa)”. La nota contiene una serie di rassicurazioni, alternate al tentativo di dissipare i dubbi. “Il parere Mic – scrive Invitalia – si sofferma su alcuni interventi che ritiene possano potenzialmente compromettere le future previsioni di riqualificazione paesaggistica dell’area”. Tra le opere oggetto di attenzione, si citano copertura e trattamento delle superfici della colmata; azione di bonifica prescelta per le superfici contaminate e trattamento delle superfici escluse, per il momento, da questo tipo di intervento; recinzioni atte a preservare gli operatori e i fruitori dai siti contaminati; spessore e aree di superficie vegetale; spessori e superfici di soluzioni irreversibili quali le platee armate di fondazione. “Trattasi integralmente – assicura Invitalia – di opere temporanee e reversibili, il cui costo di smantellamento e ripristino dei luoghi è già stato stimato dallo SdF (Studio di Fattibilità, ndr) sottoposto alla di Cabina di Regia”. Per quanto attiene “poi alla lamentata carenza di dettaglio della documentazione – aggiunge Invitalia -, con particolare riferimento all’area di colmata, si ritiene che la natura temporanea e reversibile di tutte le opere, siano esse infrastrutturali quali la platea prevista sopra il capping, o di allestimento come gli edifici ivi previsti, consenta di rimettere una più approfondita valutazione in sede di conferenza dei servizi sulla scorta della relazione paesaggistica che sarà ivi presentata, senza che ciò possa in alcun modo pregiudicare la tutela degli aspetti attualmente oggetto di valutazione ai fini della assoggettabilità a Via”.
La nota dell’azienda ricorda come il programma per l’America’s Cup preveda opere a mare e opere a terra. Le prime sono “finalizzate a garantire sicurezza, protezione e operatività delle imbarcazioni: scogliere perimetrali, protezioni di banchina, pontili galleggianti, dragaggio localizzato, demolizione pontile centrale e risagomatura scogliera”. Il bacino così configurato racchiude uno specchio acqueo a mare di circa 20 ettari, con profondità tra –11 m e –6,50 m. Le opere a terra sono localizzate sulla colmata. Sono “finalizzate – previa esecuzione di livellamenti e capping per assicurare la accettabilità del rischio sanitario – a consentire l’installazione delle strutture necessarie per lo svolgimento delle attività tecniche e logistiche strumentali per lo svolgimento dell’evento, quali piazzali per basi operative e fan village, viabilità e parcheggi ed utilities”. Il parere del Mic ritiene che le opere potrebbero compromettere le future previsioni di riqualificazione paesaggistica dell’area, richiamando in particolare le platee e il capping superficiale. “In realtà – ribatte Invitalia -, anche per tali opere è stato considerato il carattere temporaneo e la necessità di successiva dismissione e conseguente ripristino”. Il progetto per la gara velica contiene però anche interventi anticipatori, perché coincidenti con “attività già contemplate” dal Praru di Bagnoli Coroglio (Programma di Risanamento Ambientale e di Rigenerazione Urbana), e “dal progetto di risanamento marino sottoposto a Via nel 2025”. “Essi, una volta realizzati – sottolinea Invitalia -, non saranno oggetto di ripristino, ma costituiranno anticipazioni coerenti con il programma di risanamento”.
ELENCO COMPLETO INTERVENTI PER L’AMERICA’S CUP
A mare
a) Bonifica ordigni bellici;
b) Opere di protezione a scogliera;
c) Dragaggio antistante la colmata;
d) Demolizione pontile centrale;
A terra
a) Demolizioni su colmata;
b) Risagomatura scogliera radente;
c) Pontili e opere interne al bacino;
d) Capping per rischio sanitario;
e) Piazzali per basi operative e fan village;
f) Viabilità e parcheggi;
g) Utilities.
(Foto frame da Louis Vuitton 38th America’s Cup Naples, Italy/Youtube)