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Napoli – Tra proteste e rinvii, riparte a Napoli il processo Eternit a carico del magnate svizzero Stephan Ernst Schmidheiny. Al centro del dibattimento, le responsabilità per i 134 deceduti per tumore polmonare nello stabilimento di Bagnoli, cui vanno aggiunti 9 morti per cancro alla laringe, 65 per mesotelioma, e 258 per abstosi polmonare tra operai e cittadini che abitavano nei pressi dell’azienda.

Davanti al palazzo di Giustizia napoletano, c’era un sit in dell’Associazione “Mai pià amianto“. Nel primo processo Eternit era stata dichiarata la prescrizione dalla prima sezione penale della Cassazione il 19 novembre 2014. Schmidheiny in origine era imputato di omicidio volontario, ma nel procedimento bis, il gup del tribunale di Torino ha derubricato il reato in omicidio colposo con colpa cosciente e spacchettato il processo.

Oggi a Napoli la corte ha rinviato l’udienza al 13 febbraio 2018 per consentire la traduzione in tedesco del capo di imputazione e per una mancata notifica. “L’ennesimo rinvio del processo Eternit“, dice un parente di una delle vittime napoletane, che ha avuto il padre e il nonno deceduti per mesotelioma, dopo aver lavorato nello stabilimento di Bagnoli. La Procura e la Procura Generale di Torino, su istanza dell’Osservatorio Nazionale Amianto e dei familiari delle vittime, hanno fatto ricorso alla Cassazione per chiedere l’annullamento del provvedimento del gup di Torino anche per la riformulazione del capo di imputazione, che “deve tornare ad essere di omicidio volontario“, dichiara Pasquale Falco, vittima dell’amianto a Bagnoli. L’udienza davanti alla Suprema corte è stata fissata per il 13 dicembre. L’Osservatorio Nazionale Amianto si è costituito parte civile, per ottenere la condanna dell’imputato e il risarcimento dei danni subiti dalle vittime dell’amianto.

Una vicenda dolorosa e ancora lontana dall’avviarsi verso la conclusione, visto che il processo dopo l’udienza preliminare di oggi è stato già rinviato a febbraio. Al netto delle vicende giudiziarie che necessitano di tempi certi Mdp continuerà a battersi, come ha già fatto in passato, per il completamento della bonifica del mare e delle aree ex-industriali tenendo in primo piano la tutela della salute delle popolazioni a ridosso dell’area, anche alla luce degli ultimi interventi fatti dal governo. Saremo al fianco del territorio nel vigilare per il completamento in tempi dovuti della bonifica e ci impegneremo inoltre in materia di prevenzione sanitaria per tutti i cittadini che in quella area sono ancora esposti ai postumi della postindustrializzazione. Bisogna fare giustizia al più presto ma bisogna anche intervenire subito con politiche ambientali e sanitarie rigorose“. Queste le parole del deputato Mdp Arturo Scotto.