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Napoli – Non è ancora noto quale sia il lotto dal quale è stata prelevata la dose di vaccino AstraZeneca iniettata alla professoressa Annamaria Mantile, 62 anni, deceduta nei giorni scorsi a causa di un infarto intestinale. Sull’episodio è stato aperto un fascicolo di indagine dopo la denuncia sporta dalla famiglia della donna.

Mercoledì, intanto, è in programma la copia forense del cellulare della docente: un’operazione finalizzata ad acquisire i contatti con i medici ed eventuali messaggi relativi ai sintomi accusati e comunicati dalla professoressa ai dottori.

L’acquisizione della documentazione sui dati inerenti le controindicazioni emerse nel corso della fase sperimentale del vaccino AstraZeneca è stata chiesta alla Procura di Napoli dall’avvocato Marcello Severino, legale dei familiari di Anna Maria Mantile.
L’obiettivo è avere a disposizione i dati relativi a eventuali episodi simili a quelli che hanno condotto alla morte la docente, deceduta a causa di un infarto intestinale.