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Napoli –  Nuove informazioni nella riunione presieduta da Maria Caniglia con la partecipazione dell’assessora Roberta Gaeta e del dirigente Renato Sampogna sulle attività svolte nell’ambito dei laboratori di educativa territoriale con gli adolescenti.

Dopo l’incontro dedicato al tema del 7 dicembre scorso, un nuovo approfondimento sui progetti di street art si è svolto in commissione Welfare, su richiesta della consigliera Laura Bismuto (Dema), che ha chiesto di conoscere i motivi della scelta, attraverso il sistema dell’affidamento diretto, dell’ente che fornirà il supporto tecnico e coordinerà le attività dei laboratori promossi dai servizi di educativa territoriale.

Il dirigente Renato Sampogna, su delega della dirigente competente Barbara Trupiano, ha spiegato che la scelta di affidamento diretto all’organizzazione Inward è stata assunta nell’ambito dell’autonomia gestionale del dirigente sulla base delle competenze e dell’esperienza maturata da questo soggetto nel settore delle attività di interesse. Il piano economico e l’elenco delle attività che saranno svolte nel corso del periodo triennale dell’incarico saranno successivamente sottoposte all’attenzione della commissione, come richiesto dalla consigliera Bismuto e dal consigliere Moretto. Il dirigente è quindi tornato sulle motivazioni e i contenuti del progetto, già illustrati nella precedente riunione dall’assessora Gaeta, che vede gli operatori dell’educativa territoriale promotori di iniziative individuate per sviluppare azioni di promozione di comunità. Con la partecipazione di docenti provenienti da diverse città italiane, nel corso di una formazione promossa in collaborazione con l’Istituto degli innocenti di Firenze, gli operatori hanno approfondito le diverse opportunità più efficaci per raggiungere il maggior numero di ragazzi, anche quelli che non partecipano ai laboratori dell’educativa territoriale preferendo la strada. Anche a loro, sia attraverso gli operatori che lavorano in esterna sia affidandosi ai ragazzi che frequentano e agli altri adulti del quartiere, si rivolge il risultato dei laboratori che, a partire da ottobre e con l’aiuto di esperti dell’organizzazione cui è stato affidato il servizio, lavorano sul tema della street art.

Ognuno dei 26 territori a cui fa capo il rispettivo servizio di educativa ha scelto il suo valore di riferimento, quello sul quale lavoreranno nei prossimi mesi e che poi diventerà la traccia del disegno affidato agli artisti o di un’altra espressione artistica che si riterrà più adeguata ad esprimerlo. L’organizzazione, infine, provvederà a fornire il supporto tecnico per creare un sito che raccolga testi e fotografie del lavoro svolto e per la creazione di una colonna sonora del progetto che utilizzerà le parole dei ragazzi per comporre un testo rap.

L’obiettivo, ha osservato l’assessora Gaeta, è quello di offrire ai ragazzi degli strumenti di comunicazione e di interazione col territorio che possano sentire più vicini al proprio modo di essere e, contemporaneamente, coinvolgere la comunità territoriale in un cambiamento che lasci il segno e che si formi dal basso. La street art, in questo contesto, è solo uno degli strumenti che possono essere utilizzati, ma lo stesso obiettivo può essere raggiunto anche da altre forme espressive, come il cortometraggio o le opere nate dal riciclo di materiali.