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Napoli – La città partenopea questa sera prenderà parte all’evento nazionale in segno di protesta contro la chiusura dei teatri illuminando le stretture. Il movimento che ha messo in piedi questa iniziativa sarà presente anche a Sanremo come ospite de Lo Stato Sociale nella serata delle cover.

Una risposta importante alla crisi di un mondo, quello dell’intrattenimento, ormai lasciato morire. Per questo motivo, stasera lunedì 22 febbraio dalle 19.30 alle 21.30 qualsiasi teatro, se vorrà, potrà tenere accesi e aperti gli edifici. È questo l’invito dell’U.n.i.t.a. –
Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo. Sono diversi le adesioni in tutta Italia: dalla Fondazione Donizetti di Bergamo al Goldoni di Venezia passando per il Mercadante e il
Diana di Napoli.

Un gesto simbolico considerando le luci spente delle sale ormai da mesi che ha messo in difficoltà i teatri e tutti i suoi lavoratori, dagli artisti ai tecnici. Più di 70 realtà di 20 città italiane invece hanno aderito alla Protesta del 23 organizzata dai “Professionisti Spettacolo e Cultura – Emergenza Continua” e la Rete Intersindacale “RISP” per una mobilitazione
nazionale del mondo culturale e dello spettacolo. Proteste giuste considerando che secondo la SIAE sono più del 70% gli eventi ridotti mentre per l’Agis sono 142 milioni andati in fumo nel 2020. Può andare peggio di così? Intanto, il mondo della cultura si fa sentire.

Queste le parole sulla pagina facebook del Teatro Diana: “Il Teatro è di tutti. Ne sentiamo la mancanza, è spento. Per questo, stasera tra le 19.30 e le 21.30, anche il TEATRO DIANA tornerà ad illuminarsi. Vi aspettiamo per lasciare una testimonianza, un pensiero, un messaggio sullo speciale registro del teatro posto per Voi all’ingresso della sala”.