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Questo puad non s’ha da fare, va cambiato.” A dirlo è Tonino Scala, coordinatore regionale di Sinistra Italiana che sostiene la protesta degli ambientalisti scesi oggi in piazza per chiedere una modifica al Piano di utilizzazione delle aree demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo. “Le osservazioni, previste dalla legge, dopo l’approvazione di dicembre, fatte dalle associazioni ambientaliste meritano di essere accolte.” Continua Scala, “hanno ragione Legambiente e Conamal, bisogna portare almeno al 50% le aree di libera e gratuita fruizione. Il 30% previsto dalla norma è una percentuale irrisoria che favorisce le solite lobby. In Puglia la percentuale è del 60% e l’incremento del turismo balneare è sotto gli occhi di tutti. La domanda va in questa direzione da anni ormai, solo in Campania si provano a tutelare i soliti interessi di bottega che ci relegano ad essere sempre fanalino di coda. Gli arenili sono beni comuni ed è in questa direzione che dovremmo andare. Come sempre“. Conclude Scala, “De Luca nel lessico dice una cosa, nella pratica fa altro com’è accaduto con la norma sul governo del territorio e sull’acqua pubblica. Ha il vizietto della bugia facile il presidente”.

Oggi in piazza gli ambientalisti, si scagliano contro il Puad della Regione: “Litorale lasciato alle lobby delle spiagge”